BOVA MARINA Il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto l’invio della commissione d’accesso antimafia nel Comune di Bova Marina. La decisione fa seguito all’arresto, avvenuto il 7 dicembre scorso, del sindaco Vincenzo Crupi, posto ai domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Dda di Reggio Calabria con l’accusa di corruzione in relazione all’appalto per la raccolta dei rifiuti nel suo comune, “controllato”, secondo l’accusa, dalla cosca Iamonte, uno dei gruppi storici della ‘ndrangheta. Crupi si era poi dimesso il 9 dicembre ed il prefetto aveva sospeso il consiglio comunale nominando Antonietta D’Aquino, viceprefetto a Messina, come commissario prefettizio per assicurare il normale funzionamento delle attività comunali.
La commissione d’accesso che dovrà verificare l’esistenza di eventuali forme di infiltrazioni o condizionamenti da parte delle cosche, è composta da Emilio Saverio Buda, da Enrico Palermo, vicequestore aggiunto, e da Francesco Picone. L’accesso ispettivo dovrà essere perfezionato entro tre mesi, prorogabili fino ad ulteriori tre qualora necessario.
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