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Graziano, l'uomo in più (del Pd)

COSENZA Un po’ di qua e po’ di là. Stare nel mezzo (a volte) conviene. È il caso di Giuseppe Graziano, battagliero consigliere regionale, coordinatore provinciale di Forza Italia a Cosenza e c…

Pubblicato il: 09/01/2017 – 14:50
Graziano, l'uomo in più (del Pd)

COSENZA Un po’ di qua e po’ di là. Stare nel mezzo (a volte) conviene. È il caso di Giuseppe Graziano, battagliero consigliere regionale, coordinatore provinciale di Forza Italia a Cosenza e che ora non sa che fare alle elezioni provinciali. Restare a destra, o spostarsi a sinistra? È un dilemma di non poco conto, anche se tra i dirigenti del Pd serpeggia un certo ottimismo. E la riflessione che un dirigente di peso dei dem affida al cronista aggiunge nuovi particolari ai retroscena di queste ore: «Vedrete, nelle prossime ore Graziano e il suo movimento ufficializzeranno il loro sostegno a Franco Iacucci. I due si conoscono da tempo e anche alcuni degli aspiranti consiglieri in lista hanno chiesto garanzie sul sostegno al centrosinistra prima di firmare l’accettazione della candidatura».
Il feeling tra l’ex dg della giunta Loiero e il Pd non rappresenta un inedito. I primi segnali si sono avuti sul finire del 2014: Graziano viene eletto segretario-questore in consiglio regionale con 18 voti, sei preferenze in più rispetto a Giuseppe Neri (il candidato ufficiale della maggioranza di centrosinistra). Sarà proprio Neri a sottolineare l’anomalia in una nota al veleno: «Sono ovviamente soddisfatto della mia elezione, ma rimane tutta in piedi una considerazione di ordine politico che riguarda i voti riportati da me e dal collega Graziano, eletto in quota minoranza».
Si replica nel 2016 a Rossano. Graziano è uno dei maggiori azionisti della coalizione civica che sostiene il candidato sindaco (poi eletto) Stefano Mascaro, nata da una sintesi tra Pd e il movimento “Il Coraggio di cambiare l’Italia”. È un accordo politico a tutto tondo, siglato dal consigliere regionale azzurro e dal segretario calabrese del Pd, il renzianissimo Ernesto Magorno. Ma non è solo a quella parte di Pd, che guarda Graziano. Ottimi rapporti intercorrono tra il coordinatore forzista e il governatore Mario Oliverio. Stesso discorso per Franco Iacucci. Quasi naturale pensare all’intesa che adesso molti prefigurano se non fosse per quel ruolo di primo piano rivestito all’interno di Forza Italia. «Se in campo ci fosse stato Mario Occhiuto – è la confessione di Graziano a più di un interlocutore – non avrei avuto dubbi sulla necessità di schierarmi al suo fianco. Ma De Caprio, giovane e valido sindaco, non è la scelta che auspicavamo per il centrodestra». Dunque, a questo punto la svolta è dietro l’angolo. E va bene pure che l’ammirazione per Silvio Berlusconi rimane, ma un conto è Roma, un altro è Cosenza. Nei mesi scorsi si era parlato pure di un’infatuazione (politica) per Denis Verdini. Non se ne fece nulla, perché Berlusconi non si può tradire. Poi che c’entra, una volta varcato il Pollino è tutta un’altra storia…

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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