LAMEZIA TERME La ‘ndrangheta come classe dirigente, il salto di qualità dei clan «entrati nelle stanze dei bottoni». E poi i progetti per riformare la giustizia, finora ignorati, e il “no” di Napolitano al suo ingresso nel governo. L’intervista di Nicola Gratteri, procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, a “Presadiretta” ha fatto molto rumore. E ha avuto risultati lusinghieri in termini di audience: 2,2 milioni di spettatori di media per la puntata, punte di 7,3 milioni per il faccia a faccia con il procuratore che vive sotto scorta da 30 anni. Il magistrato reggino, come al solito, non le manda a dire. Ascoltandolo, si capisce bene perché abbia trovato sbarrata la strada del governo Renzi: «Mi soffoca l’idea di appartenere a qualcuno. Sono sempre stato troppo indipendente, rivoluzionario». E il potere invece preferisce investire su personaggi che siano in qualche modo controllabili. Gratteri non lo è: «È normale che chi gestisce il potere si preoccupi di me». Vi proponiamo l’intervista integrale, pubblicata nella serata di ieri sul profilo Facebook della trasmissione.
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