COSENZA «Che sia chiaro a tutti: la colpa della carenza idrica a Cosenza è addebitabile al cento per cento alla Sorical e alla Regione Calabria». Non vuole responsabilità il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto per i disservizi idrici che stanno facendo dannare i cosentini. «Oltre alla diminuzione della portata dell’acqua da parte di Sorical alla nostra città – si legge in una nota – occorre che si sappia che la Regione si era impegnata con noi in un accordo di programma che abbiamo sottoscritto inutilmente. Infatti, alla fine hanno aggiudicato una gara per la ricerca delle perdite e per la loro riparazione senza poi fare i lavori, e dunque adesso stiamo spendendo i soldi due volte in quanto si tratta di interventi che il Comune compie in maniera autonoma e che la Regione ha rifinanziato in un secondo momento». Per Occhiuto è solo un «tentativo politico di mettere in cattiva luce l’Amministrazione comunale di Cosenza attraverso la gestione regionale dell’acqua. Tentativo che segue tanti altri casi di sabotaggio istituzionale da parte della Regione Calabria, come pure azioni più gravi che hanno l’obiettivo di farci fuori definitivamente». Insomma, è tutto un complotto. E per sostenere questa tesi, Occhiuto va per punti.
«LE PERDITE CI SONO SEMPRE STATE» Primo – enumera – «Non è vero, come dicono questi signori della Sorical, che la crisi idrica in atto dipende dalle perdite della rete di distribuzione interna. Non è vero, per il semplice fatto che le perdite ci sono sempre state. Anzi è vero esattamente il contrario. A Cosenza prima della nostra Amministrazione si perdeva acqua dalle tubazioni in misura di oltre il 70% (fonte Sole 24 Ore)». Per questo – spiega il sindaco – « appena insediati, come tutti ricorderanno, abbiamo avviato da subito lavori di efficientamento della rete realizzando un nuovo tratto dopo quarant’anni di inattività in questo senso. Abbiamo investito circa cinque milioni di euro rifacendo tutte le tubazioni nella parte est su viale della Repubblica, quella più sofferente, e allacciando alla fine un quinto di utenti cittadini alla nuova rete. Ed è così che con la nostra Amministrazione si sono addirittura ridotte le perdite dal 70% a circa il 50%».
«DA SORICAL DATI FALSATI» Per Occhiuto poi la crisi idrica si deve alla «riduzione di fornitura Sorical, a Cosenza così come in tanti altri centri della provincia. I dati che questi signori forniscono sono falsati e non comparabili. Mettono a confronto medie stagionali (e perché non annuali, che sarebbero certamente inferiori?) con letture di erogazioni istantanee (anno 2016) che ovviamente non tengono conto delle decine di fermi dovute ad interruzioni di fornitura per riparazione sulla rete di adduzione e a riduzioni di portata». A detta del sindaco «si varia l’erogazione della fornitura in funzione della disponibilità di Sorical e dei loro intenti politici, causando in alcuni giorni e settimane, gravissime crisi e disagi ai cittadini. Non serve poi distribuire più acqua per alzare la media di erogazione in altri periodi quando non ci sarebbe necessità. È solo uno spreco». Per questo, annuncia «c’è un’Ordinanza Sindacale, che ora riproporrò, a seguito della quale si stabilisce che la fornitura deve essere mai inferiore a 311 l/s al giorno, ma in alcuni giorni ci avviciniamo ai 200 l/s, e in altri giorni ci sono interruzioni totali a causa di lavori sull’Abatemarco che svuotano completamente i serbatoi».
«REGIONE INADEMPIENTE» Terzo punto. Per Occhiuto se un problema c’è nella tardiva ricerca delle perdite e riparazione delle rotture all’interno del territorio comunale «è colpa della Regione e non del Comune, come falsamente si sta cercando di far credere». Il motivo – a detta di Occhiuto – è solare. «La stessa Regione infatti, successivamente ai lavori di efficientamento da noi direttamente realizzati, ha preteso di firmare un accordo in base al quale avrebbe dovuto realizzare direttamente lavori di manutenzione straordinaria delle reti idriche cittadine, così come nelle altre città capoluogo. Secondo gli accordi di programma sottoscritti con i Comuni era la Regione, quindi, che doveva realizzare gli interventi e non il Comune, ma non è riuscita neanche ad iniziare i lavori perdendo i finanziamenti del Por 2017/2013. Ora, probabilmente, verranno realizzate le opere in questo anno».
RICERCA E RIPARAZIONE PERDITE PAGATA DUE VOLTE A detta del sindaco, l’amministrazione ha invece «continuato in ogni caso le ordinarie attività di ricerca perdite e riparazione. Quindi a causa di ritardi e inadempienze regionali siamo costretti, per mitigare i disagi dei cittadini, a pagare ben due volte con risorse pubbliche (e ahimè di bilancio corrente comunale, nonostante i finanziamenti europei) le opere di ricerca delle perdite e di riparazione. E il paradosso è che oggi leggo sui giornali che la mancata attività di questo tipo sarebbe colpa del Comune (sic!)».
IL PROGETTO INCAGLIATO Occhiuto ricorda poi che il progetto regionale per l’efficientamento della rete idrica di Cosenza «vale complessivamente circa 8 milioni di euro e prevede proprio la ricerca delle perdite e la riparazione delle condotte con la sostituzione di tratti nuovi». Al riguardo, il primo cittadino ricorda che è stato «finanziato con Por 2007/2013, redatto dal dipartimento LLpp della Regione, approvato con sottoscrizione di Accordo di Programma tra Regione e Comune. La gara, sopra soglia comunitaria, è stata bandita a fine 2014 e aggiudicata definitivamente a ottobre 2015 (sic) all’ATI Studio Lotti (Roma) capogruppo».
LA DITTA SOLLECITA A bloccarlo sarebbe stato «il problema del periodo di eleggibilità delle spese sul Por 2007/2013 (al 31.12.2015) per cui il procedimento si è bloccato, in attesa di finanziamento sul Por 2014/2020 (doppio sic). Il decreto di ammissione a finanziamento a valere sul Por 2014/2020 è stato fatto a fine anno (30/12/2016)!!! (Triplo sic!) Ma ancora non è stato stipulato neanche il contratto con l’impresa Lotti», che avrebbe anche sollecitato la Regione a procedere.
«A COSENZA SI PAGA MENO CHE ALTROVE» Infine, per Occhiuto è assolutamente «falsa anche la dichiarazione che il Comune di Cosenza fa pagare l’acqua di più rispetto ad altri Comuni». Per il sindaco «a Cosenza l”acqua si paga di meno che in ogni altra città della Calabria, e che siamo fra le città più economiche d’Italia. Mentre la Sorical ha aumentato spregiudicatamente e illegittimamente i costi (che impugneremo) negli ultimi anni e spreca tantissimi soldi pubblici (come un carrozzone politico) tant’è che il socio privato francese vuole cedere la quota per un valore simbolico. Da quello che mi dicono c’è il tentativo di ricapitalizzazione con ingresso di altri soci privati (presumo compari) e con i Comuni».
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