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Il bando (annullato) della Regione divide Unindustria

CATANZARO Se non proprio diametralmente opposte, almeno distanti. Così potrebbero definirsi le posizioni di Natale Mazzuca, presidente regionale di Unindustria, e Daniele Rossi, vicepresidente regi…

Pubblicato il: 15/01/2017 – 15:00
Il bando (annullato) della Regione divide Unindustria

CATANZARO Se non proprio diametralmente opposte, almeno distanti. Così potrebbero definirsi le posizioni di Natale Mazzuca, presidente regionale di Unindustria, e Daniele Rossi, vicepresidente regionale della medesima associazione e presidente degli industriali della provincia di Catanzaro. Il tema di discussione è l’ormai noto bando regionale “Macchinari e Impianti”, quello sospeso in fretta e in furia dal governatore Mario Oliverio dopo che erano emersi alcuni aspetti da chiarire circa le modalità di sottomissione delle domande.
La distanza tra Mazzuca e Rossi è tutta nei comunicati inviati alla stampa all’indomani della vicenda. Il primo a prendere posizione era stato Rossi che nella sua nota scriveva: «È di tutta evidenza che più di qualcosa non ha funzionato a dovere ed è per questo motivo che l’attesa per conoscere, da parte della Regione Calabria, motivazioni e spiegazioni immediate e chiare su come sia stato gestito il bando, non può essere dilata oltre e non può essere infinita». «Finora – aggiungeva Rossi – l’unica voce messa in campo dalla Regione è stata quella dell’ufficio stampa. Consentitemi, davvero troppo poco. Le imprese calabresi meritano maggiore attenzione e il dovuto rispetto per i tanti sacrifici che affrontano nelle loro battaglie quotidiane. A noi non interessano le strategie tutte “interne alla politica partitica e agli uffici”, abbiamo bisogno di conoscere la verità e, soprattutto, i calabresi devono sapere se si tratta di errori e superficialità in buonafede o c’è dell’altro». «La pazienza, da parte degli imprenditori, in questo biennio – concludeva –, è stata molta e sta finendo. Pretendiamo un faccia a faccia con chi, auspichiamo in buona fede, ha preso decisioni che di fatto hanno ingarbugliato e reso inaccessibile un avviso pubblico che avrebbe dovuto concedere risorse importanti per il rilancio di molte aziende calabresi».
Una nota dura con cui si dava sfogo pubblico alla rabbia degli imprenditori di cui Rossi è rappresentante nella provincia di Catanzaro.
A distanza di qualche ora dalla perentoria nota di Rossi, i giornali ricevevano il comunicato di Mazzuca: «In riferimento alla sospensione del Bando relativo a Macchinari e Impianti, occorre dare merito alla presidenza della giunta regionale di essere intervenuta in maniera opportuna e tempestiva, quasi in tempo reale, rispetto ad una nota circostanziata inviata da Unindustria Calabria agli uffici regionali competenti, circa il rischio di possibili anomalie nell’espletamento delle procedure previste». Un plauso ad Oliverio, quindi, e una tirata d’orecchie neanche tanto velata a Rossi: «Non possiamo permetterci dubbi circa la correttezza delle procedure né alimentare sospetti e dietrologie, la Calabria ha bisogno di ben altro se vuole provare ad agganciare il potenziale sviluppo sotteso da un utilizzo rapido, efficace, trasparente e partecipato delle risorse attivabili attraverso il Por, il Patto per la Calabria e le ulteriori sinergie possibili grazie ai fondi ordinari».
Qual è quindi il modo corretto di leggere la posizione di Unindustria?
La posizione di Mazzuca nei confronti della Regione era apparsa chiara sin dal giorno della sua elezione, avvenuta pochi giorni dopo quella di Oliverio: «Al Presidente Mario Oliverio e alla sua squadra offriamo piena collaborazione nella consapevolezza di dover agire in sinergia perseguendo obiettivi condivisi, quali la rimozione di politiche fallimentari e di quella cultura dei particolarismi che non ha permesso alla regione di risalire dal baratro in cui è sprofondata da tempo. Ancora, semplificazione, efficace gestione del territorio, meritocrazia, corretto e pieno utilizzo dei fondi comunitari, superamento delle emergenze in uno con una programmazione intelligente degli investimenti da realizzare. Queste le nostre priorità. Ma siamo pronti a confrontarci a campo aperto e dare un contributo leale».
D’altro canto, in questi mesi, secondo parecchie fonti, il modo di gestire l’immagine pubblica dell’associazione degli industriali calabresi da parte di Mazzuca non è andata sempre a genio agli stessi associati. Più volte, infatti, si sono registrati malumori davanti a qualche comunicato stampa in cui Mazzuca appariva sin troppo morbido nei confronti del governatore. Malumori che anche sul web sono stati espressi da alcuni imprenditori calabresi. Malumori che, a giudicare dalle differenze sostanziali contenute nelle due note stampa, sembrano non essersi sopiti.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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