I soliti noti di Calabria Lavoro

CATANZARO Al decimo piano della Cittadella giurano che questa è davvero la volta buona: «Luigi Zinno assumerà a breve le funzioni di commissario di Azienda Calabria Lavoro». Mistero risolto? Speriamo. Già, perché l’ingegnere Zinno, dirigente della Regione, pur essendo stato nominato lo scorso 27 settembre, non ha ancora preso possesso del nuovo incarico. Finora in quel ruolo ha operato Fortunato Varone, il potente direttore generale del dipartimento Lavoro da cui dipende l’agenzia regionale. Varone, insomma, è controllore e controllato. Il nuovo commissario, comunque, non avrà particolari problemi a familiarizzare con l’ambiente. Tra le persone con cui collaborerà ci sarà il figlio Antonio, 33 anni, “assunto” dalla Fondazione Calabria etica al tempo in cui era guidata da Pasqualino Ruberto. In buona sostanza, Zinno (senior) sarà anche il responsabile del progetto (portato avanti da Calabria Lavoro) per cui lavora Zinno (junior). Una buona notizia per il giovane Zinno, che per Calabria Etica oggi si occupa del progetto “Gestione del registro regionale del volontariato”.

(Luigi Zinno)

IL BANDO CONTESTATO Tra i bandi sui quali Zinno dovrà concentrarsi prioritariamente c’è quello che la Regione ha affidato nell’ambito del Pon “Iniziativa Occupazione Giovani” per la realizzazione delle azioni di autoimpiego. Per la realizzazione di questo programma, Calabria Lavoro, ha proceduto a selezionare 115 professionisti già appartenenti al bacino programma “Stage 2008 Consiglio regionale”, con funzioni di animatori e accompagnatori di percorsi di autoimpiego dei giovani Neet iscritti a “Garanzia Giovani”. Ma dopo tale procedura, invece di avviare il Programma in modo operativo, Azienda Calabria Lavoro ha tentato di utilizzare i fondi assegnati per assumere ben 81 professionisti, di cui 50 “tutor” non meglio specificati e 31 amministrativi. Di fronte a tale percorso, da Roma sono balzati dalla sedia. Dal ministero del Lavoro è arrivato un palese stop, contenuto in due formali comunicazioni inviate alla Regione. Il succo è questo: non è coerente prevedere la retribuzione di personale esterno con risorse finalizzate esclusivamente ad azioni dirette ai giovani Neet.
Il confronto tra ministero e Regione non ha prodotto grossi effetti. Il bando per assumere 81 persone non è stato revocato. Addirittura, sul sito di Calabria Lavoro sono state pubblicate le graduatorie. La commissione di valutazione composta da interni di azienda Calabria vede come presidente il commissario Varone, mentre gli altri componenti sono interni.

I SOLITI NOTI Pubblicate le graduatorie (non senza un piccolo giallo, visto che quella pubblicata sul sito dell’ente il 30 dicembre è sparita dopo pochi minuti e ne è stata ripubblicata una seconda versione il 12 gennaio), e in attesa di conoscere la data dei colloqui orali, c’è un nome che non passa inosservato: è quello di Stefano Locatelli. Il super consulente dell’assessora Federica Roccisano è tra i papabili per l’incarico di coordinatore del progetto Pon “Iog”. Impermeabile allo “spoils system”, ha attraversato senza problemi il passaggio dal centrodestra al centrosinistra ed è il tecnico più ascoltato dal presidente Oliverio e dalla titolare della delega al Lavoro. Nel suo curriculum la laurea non c’è, ma Locatelli vanta buone aderenze nella Compagnia delle Opere (a Milano ne è stato a lungo un dirigente) e in Legacoop, l’universo dal quale arriva anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Conosce bene Calabria Lavoro per esserne stato consulente. Adesso, per lui, sarebbe pronta una “promozione”.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it