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Occhiuto sfratta Sorical: «Fuori da Cosenza»

COSENZA La Sorical, in sintesi, fuori dalla città di Cosenza. Va verso questa direzione l’ordinanza firmata oggi dal sindaco Mario Occhiuto. Conclamata infatti l’attuale e gravosa crisi idrica…

Pubblicato il: 16/01/2017 – 19:11
Occhiuto sfratta Sorical: «Fuori da Cosenza»

COSENZA La Sorical, in sintesi, fuori dalla città di Cosenza. Va verso questa direzione l’ordinanza firmata oggi dal sindaco Mario Occhiuto. Conclamata infatti l’attuale e gravosa crisi idrica sul territorio urbano, in relazione alla quale innumerevoli proteste di cittadini stanno pervenendo in municipio, il sindaco, con la suddetta ordinanza, impone alla Sorical Spa innanzitutto l’erogazione della portata minima di 311 litri al secondo d’acqua. E, inoltre, sempre alla medesima società, ordina, con effetto immediato, per un anno e/o fino al cessare dell’emergenza idrica, la consegna delle chiavi dei punti: a) Partitore di via De Rada; b) Cozzo Muoio; c) Cabinotto di controllo sull’adduttrice al serbatoio di Serra Spiga, al fine di permettere il controllo degli stessi, nonché di consentire al Comune di Cosenza l’installazione di propri misuratori di volume e di portata con carattere di certezza, sia in termini di taratura che di omologazione, al pozzetto di arrivo e diramazione della fornitura dell’acquedotto Abatemarco, sito in zona stadio e presso il serbatoio di via De Rada, al fine di provvedere agli interventi urgenti di manutenzione delle citate strutture (a danno). Il settore Infrastrutture e Mobilità di palazzo dei Bruzi si occuperà di prendere in carico temporaneamente i sopracitati punti con lo scopo di porre in essere le più opportune verifiche e manovre per la soluzione della crisi idrica, l’installazione dei misuratori, nonché provvedere alla esecuzione degli interventi urgenti di manutenzione delle medesime strutture (a danno), avvalendosi di ditte e tecnici specializzati, secondo le normative vigenti, per la migliore risoluzione delle problematiche in narrativa.
Tale provvedimento ha validità dalla notifica e per il periodo di un anno, e comunque sino alle cessate situazioni di rischio e di pericolo per la salute pubblica. Il Dirigente del 7° Settore Infrastrutture e Mobilità, di conseguenza, resta incaricato di curare ogni conseguente e/o conseguenziale adempimento gestionale per la esecuzione della presente ordinanza, potendosi egli avvalere, per quanto necessario, del supporto della Polizia municipale.

LA DIFFIDA DI SORICAL AL COMUNE Intanto nel pomeriggio, una nota di Palazzo dei Bruzi informava di una diffida che oggi la Sorical ha provveduto a inviare al Comune di Cosenza. «Nel documento – si legge nel comunicato stampa –, si esorta all’immediato pagamento di una parte del Piano di rientro, minacciando l’amministrazione di rescindere il contratto sulla fornitura di acqua potabile. Ora, premettendo che al suo insediamento, nel 2011, l’esecutivo Occhiuto com’è noto ha trovato in eredità dalle precedenti amministrazioni un debito con Sorical di 14 milioni e 900 mila euro, ridotto in soli 5 anni a euro 3.514.263,64 (al netto dell’Iva), e che il Comune di Cosenza ha sempre assolto ai pagamenti dovuti (pagamenti effettuati dal 2011 al 2016: euro 16.600.000,00. Pagamenti medi annui: euro 2.900.000,00), gli uffici di palazzo dei Bruzi provvederanno adesso a richiedere formale attestazione sul grado di equità che la Sorical sta esprimendo con la sua gestione verso tutti i Comuni a cui fornisce il servizio. Se, cioè, lo stesso avvertimento per una liquidazione perentoria nei confronti del Comune di Cosenza sia stato inviato anche, in proporzione dei crediti vantati, al resto dei Comuni serviti». «Quel che è certo – è a chiosa – è che il Comune di Cosenza farà valere nelle sedi preposte il diritto all’acqua dei cittadini e non ammetterà alcuna ritorsione di tipo politico che blocchi un servizio pubblico che è garanzia di civiltà e democrazia».

LA RISPOSTA DI SORICAL Da Sorical, però, arriva una nota con la quale si smentisce l’invio di una diffida al Comune. «In merito alla notizia diffusa da Palazzo dei Bruzi – è scritto in un comunicato dell’ufficio stampa – sulla diffida di pagamento da parte di Sorical di una rata del piano di rientro firmato nel 2014, si fa presente che Sorical non ha inviato alcuna diffida, ma si è preoccupata di avvisare il Comune che la banca a cui Sorical ha ceduto il credito nel 2014 sollecitava il pagamento con il rischio di un’azione esecutiva». Una comunicazione che si inserirebbe, dunque, «nello spirito di collaborazione che si era instaurato tra Sorical e Comune di Cosenza». «Della vicenda – continua la nota – era stata investita il 10 gennaio alle ore 15,30 la dottoressa Eva Catizone direttamente dal commissario Luigi Incarnato. Successivamente la dottoressa Catizone ha chiesto a Sorical copia della lettera che è stata inoltrata questa mattina dopo la firma degli atti. Pertanto è pretestuoso affermare che Sorical abbia diffidato il Comune». 

L’ordinanza di sfratto a Sorical

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