Si è svolta lunedì mattina nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro la conferenza stampa di presentazione della rassegna culturale “Rivelazioni Calabre”, che avrà luogo al Marca dal 21 al 28 gennaio. L’evento – si legge in una nota degli organizzatori – segna il punto di partenza del lavoro di due neonate associazioni: “CulturAttiva”, presieduta da Angela Rubino e “Terre Ioniche”, guidata da Nicola Romeo Arena. All’incontro erano presenti il presidente dell’ente intermedio, Enzo Bruno, il delegato alla cultura e consigliere provinciale Marco Polimeni e i presidenti dei due sodalizi promotori dell’iniziativa.
«Siamo felici – ha affermato Bruno – di ospitare questo evento all’interno del Museo Marca, che insieme al Musmi e al Museo Numismatico sono emblemi del percorso di valorizzazione della cultura intrapreso da questo ente con il supporto della Fondazione Rocco Guglielmo. Un percorso nel quale diventa essenziale l’apporto delle associazioni, soprattutto in un’epoca difficile come quella che stiamo vivendo, proprio per questo ringrazio le associazioni promotrici di questa rassegna per l’impegno profuso».
Parole ribadite anche dal delegato alla cultura Polimeni, il quale ha sottolineato anche che «eventi come “Rivelazioni Calabre” hanno anche il merito di contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza del valore della cultura e della storia locale».
Ai presidenti Rubino e Romeo Arena è poi toccato il compito di descrivere la rassegna nello specifico. «Bisogna immaginare questa rassegna culturale come un contenitore, anzi uno scrigno, con al suo interno alcuni preziosi esempi della nostra storia e della nostra civiltà – ha affermato Rubino – fattori sui quali deve fondarsi, a nostro avviso, un nuovo cammino di rinascita del nostro territorio».
«Il nostro principale problema, come calabresi, è il fatto di non saper riconoscere il valore della nostra regione – ha proseguito la presidente di “CulturAttiva” – con il suo enorme bagaglio di potenzialità ed essere convinti che il bello è altrove. Ecco, noi vogliamo convincervi che non è così, quindi ci avvarremo, oltre che delle immagini della mostra fotografica, di veri e propri “testimoni”, ovvero persone che hanno fatto propria una filosofia di ri-scoperta della Calabria e la attuano tutti i giorni» «La mostra fotografica – ha spiegato il presidente di “Terre Ioniche”- è il risultato del lavoro di documentazione sul territorio, portato avanti dall’ Associazione “Terre Ioniche”, nell’ambito delle sue finalità di promozione territoriale e divulgazione attraverso sistemi digitali. Le immagini ritraggono alcuni borghi della costa ionica calabrese e sono in tutto 76, di queste 6 sono state scattate dalla giovane fotografa catanzarese Anna Rotundo. Attraverso il suo obbiettivo vengono raccontati alcuni luoghi della città di Catanzaro e il loro rapporto con l’epoca attuale».
La rassegna – si legge ancora nella nota – ospiterà le ragazze dell’associazione di promozione sociale “Route 106” che hanno deciso di guidare i visitatori alla scoperta della terra di Calabria e delle sue atmosfere uniche, cercando di uscire dai cliché che la vogliono solo culla tenebrosa di continui fatti di sangue. Anche l’associazione di operatori turistici “Riviera e borghi degli angeli” sarà testimone di una scelta simile, in quanto attraverso la sua azione si fa promotrice di un modello di turismo sostenibile, puntando sull’ospitalità diffusa nel borgo di Badolato.
Altre storie arrivano dai libri. Ci sarà la presentazione del volume “La seta a Catanzaro e Lione”, di Angela Rubino (Rubbettino, 2007) sull’antico vanto della città dei tre colli e uno su “Alimentazione e cibo nella Calabria popolare” (Biblioteka Edizioni) scritto dal giovane biologo nutrizionista Luigi Elia. Ognuno di questi interventi non si limiterà soltanto alla narrazione, ma sarà affiancato da gesti e rituali che condurranno gli spettatori indietro nel tempo: ci saranno Domenico Vivino e Miriam Pugliese, della Cooperativa “Nido di seta”, che faranno vedere come nasce il filo di seta eseguendo la trattura dal vivo e ci sarà anche la possibilità di effettuare delle passeggiate a tema per riscoprire i segni della nobile arte della seta nel centro storico di Catanzaro. In occasione della presentazione del volume di Elia poi, Salvatore Mongiardo, scolarca della Nuova Scuola Pitagorica, scrittore ed intellettuale di spessore, condurrà l’antico rituale pitagorico della condivisione del bue di pane.
L’attrice Emi Bianchi, con la sua performance “Dietro il sud” condurrà gli spettatori alla ri-scoperta del nostro essere viaggiatori alla ricerca di quella gratificazione che in terra di Calabria sembra difficile da trovare.
Tra gli ospiti della rassegna anche Silvana Franco con le sue “Orme dimenticate”(Laruffa 2016), che racconterà le sue avventure alla scoperta di reperti storici ed archeologici di straordinaria importanza, persi nei meandri più nascosti della terra di Calabria.
Infine si è voluto porre l’accento – conclude la nota – anche sulla dimensione umana del passato, raccontando l’esperienza di un gruppo di professioniste che si prendono cura degli anziani con demenza, che proprio come i resti della nostra storia, vengono spesso messi ai margini della società. La Ra.Gi. Onlus ogni giorno lavora affinché queste persone possano avere ancora la propria dignità, perché i segni della nostra storia non vanno rinnegati, siano essi parte del nostro patrimonio culturale oppure parte del nostro cammino di vita come esseri umani.
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