E se ne sono accorti, finalmente, gli americani, quelli di Novaiorc, magari di Brucculinu, che in Calabria vale la pena di venirci e passarci le vacanze. Come alle Maldive, a Zanzibar, a Capoverde, a Cuba, a Rio. Meglio di Sharm e Djerba. Spendendo meno che a Tenerife (già supereconomica), a Mikonos (e senza gheipraidisti assatanati dalla fissa del sesso), a Ibiza (di quest’ultima, sicuramente meno drogata e ubriaca). Lo hanno pubblicato, con tanto di foto esplicativa, sul giornale più letto degli States. Sicuramente il più autorevole. Il New York Times. Ed ecco i cori di favorevoli e contrari. Di detrattori ed estimatori. I politici su tutti. Per molti di loro, infatti, la sonnacchiosa atarassia ha ceduto il posto ad un febbrile formicolio di attività imprenditoriali destinate al turismo e all’accoglienza di lingua inglese. Qualche bestemmione, in verità, è salito ai Celesti da parte di molti imprenditori che hanno ceduto alla chimera dell’ospitalità ai pezzentoni clandestini, che arrivano a bordo delle navi militari e facendo spesso finta di scappare dalle capanne incendiate da fantomatici nemici (vista la muscolatura di cui sono dotati, sarebbe più onesto dichiarare che stiano scappando da palestre polifunzionali troppo care per chi è “costretto a lavorare”, in quei Paesi a paga bassa, per pochi maledetti spiccioli). ‘Sto benedetto annuncio che incita yankees e strangers a fiondarsi sulle nostre spiagge e fra i nostri boschi appenninici, ci capita, peraltro, fra capo e collo senza preavviso. Come farà la ndrangheta ad organizzarsi in quattro e quattr’otto per rispondere alla richiesta? Succederà che massomafia e malapolitica si perderanno un’alta percentuale dei guadagni di questa prima annata. Accidenti!
E, dunque? Tranquilli! A dissuadere i mmericani dal venirci a riempire le tasche ci penseranno quanto prima due tre poracci caricati a tritolo che saranno fatti esplodere su qualche piazza storica. Qualche nidiata di ragazzine che, sotto i veli del finto pudore, trasporteranno, fino ai cancelli di qualche scuola, quei due tre candelotti assassini, che semineranno morte e panico giusto fra gli anelli più deboli e indifesi della società. Oppure un qualche esaltato ragazzone che, nella speranza di una sana orgia con trenta vergini, appena esplosa la bomba, si farà disintegrare nel centro di un mercato. O, forse, proprio nel cuore della piazza più ambita dai gruppi terroristici di tutto il mondo islamico. Quella circondata dal colonnato del Bernini…
Ad ogni buon conto, in alcune vetrine di prodotti tipici già si vedono confezioni di ndujia con bandierina a stelle e strisce, a dispetto della qualità. Barattoli di bomba a prezzi stracciati. Catene di soppressate calabresi con budello in promozione!
Sono pronto a sottoscriverlo fin d’ora: NON VERRÀ NESSUNO!
Isolati come siamo, nessun turista, con famiglia o no, vorrà rischiare di rimanere a piedi nel vero senso della parola…
Aeroporto Crotone, chiuso!
Aeroporto Reggio Calabria, in via di smantellamento.
Aeroporto Lamezia Terme, in sovraccarico e malamente collegato con navette e mezzi pubblici.
Ferrovie da terzo mondo.
Porti… porti…
.. … porti un amico che è meglio…
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