COSENZA Non è soltanto un gruppo imprenditoriale. È una holding che spazia dalle costruzioni al turismo passando per la pesca. Un colosso da milioni di euro di fatturato (e di lavori in corso) che, negli ultimi anni, ha deciso di tornare – con grossi investimenti – laddove aveva iniziato il proprio percorso, cioè nella provincia di Cosenza. È la stessa società a spiegare quali siano le proprie attività: «Il Gruppo Barbieri – si legge sul sito – è composto da varie società operanti nel settore edilizio pubblico e privato, turistico, sanitario, aeronautico e della pesca ricreativa».
È per la vastità degli interessi che i presunti collegamenti della compagine imprenditoriale con il clan Muto fanno più rumore e sporcano una storia che inizia 50 anni fa a Sangineto, località turistica del Tirreno cosentino. Nasce su quella costa l’Hotel 5 Stelle (oggi si chiama Hotel delle Stelle): 5 palazzine, 144 camere, spiaggia privata, ristorante sul mare, roof-garden. E un parco con un centro commerciale e due discoteche. Una, “Il Castello” (in una costruzione del XV secolo), ha segnato una tappa obbligata per la movida cosentina (e non solo) a partire dagli anni 80.
La branca sanitaria, invece, aveva il proprio quartier generale a Roma: il gruppo è stato fino al 2009 il maggior azionista della casa di cura Nomentana, fondata nel 1957. Ma il core business calabrese sono le costruzioni. È la Ner la società impegnata nel settore: costituita nel 1973, ha eseguito su committenza pubblica opere in collaborazione con partners di rilievo internazionale quali Impregilo, Fiatengineering, Bonatti, Dipenta.
L’anno della svolta, però, è il 2007. Fino a quel momento Barbieri è un nome associato alla Cosenza bene, alle feste in discoteca, a quel buen retiro sulla costa. Poi, però, le competenze e le attività edilizie della Ner e di “Aragona e Barbieri” (società che nacque per partecipare al programma post-bellico di ricostruzione, operando nel Lazio) confluiscono nella Barbieri costruzioni srl. La famiglia si fa spazio, a colpi di grandi appalti, nel panorama dell’imprenditoria cosentina. Nel corso degli ultimi anni la società si aggiudica alcuni tra gli appalti più importanti nella provincia di Cosenza: la realizzazione di un parcheggio interrato da oltre 300 posti auto e di un museo in piazza Bilotti a Cosenza, la riqualificazione dell’aviosuperficie di Scalea e la costruzione dei nuovi impianti di risalita a Lorica.
Sono, anche, specie nel caso di piazza Bilotti, appalti investiti a fasi alterne da grosse polemiche. Il nuovo salotto del capoluogo bruzio ha un iter tormentato. Una gara annullata e poi ripetuta. Sempre con lo stesso risultato: all’appalto da 16 milioni di euro partecipa soltanto il Gruppo Barbieri. Anche a Lorica la cifra è la stessa: 16 milioni per realizzare gli impianti di risalita. I lavori erano in corso di completamento, quando, il mese scorso, un tragico incidente ha provocato il sequestro (da parte della Procura di Cosenza) di un’area del cantiere. Si attendeva l’inaugurazione (che a piazza Bilotti c’è già stata): ora si attende di capire come l’inchiesta della Dda di Catanzaro influirà sul futuro del gruppo imprenditoriale e delle “sue” grandi opere. (ppp)
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