LAMEZIA TERME «All’interno di un partito si discute e poi si decide il da farsi. Ma questo nell’Udc non è mai stato fatto». È diretto Massimo Sdanganelli, ex presidente della sezione lametina dell’Udc. Archiviata la (turbolenta) esperienza nello Scudocrociato, gli ex rappresentati del partito, autosospesi a novembre, hanno deciso di confluire nel Nuovo Cdu di Mario Tassone. Anche perché, parla senza mezzi termini Sdanganelli, «non c’è stato spazio e considerazione, è stata ascoltata una sola campana, qui non si muove niente se non la riconferma di un vertice».
I riferimenti sono, tra l’altro, ai recenti dissapori sul tesseramento 2016 e sulle scelte politiche riguardo alla nomina, la scorsa primavera, del nuovo assessore da presentare in consiglio comunale. Sui tesseramenti nella provincia di Catanzaro, poi, la rottura è divenuta definitiva con un esposto alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme da parte dell’ex commissario provinciale ai tesseramenti Giancarlo Nicotera che riteneva illegittimo l’iter delle iscrizioni al partito per l’anno 2016 (qui trovate la denuncia dell’ex dirigente dell’Udc). Nicotera, che è anche consigliere comunale, ritiene «una naturale evoluzione» il passaggio nel Nuovo Cdu. «Eravamo stati contattati anche da Casini ma la nostra è stata scelta ideologica, un ritorno alle origini», dice riferendosi al fatto che, dopo il tramonto della Dc, lui e gli altri autoespulsi come Sdanganelli erano entrati nel vecchio Cdu di Rocco Buttiglione. In tutto sono circa cento, tra ex dirigenti e iscritti, le persone che hanno lasciato lo Scudocrociato e transiteranno del partito di Mario Tassone.
Nel frattempo si appresta a iniziare il congresso regionale dell’Udc per l’elezione del segretario regionale. A presiedere i lavori sarà il segretario nazionale Lorenzo Cesa. Presenti saranno anche il commissario regionale, e parlamentare, Angelo Cera, Giuseppe De Mita, deputato nonché vicesegretario nazionale e Marco Martino, responsabile nazionale Giovani Udc. Riprende il congresso dopo la sospensione dovuta allo scandalo di ignari cittadini che si era scoperto fossero tesserati nel partito senza avervi minimamente aderito.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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