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SOLDI SPORCHI | «Occhiuto riferisca in consiglio comunale»

COSENZA «L’importanza dell’operazione condotta dalle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria testimonia l’impegno, le capacità e la professionalità della magistratura e delle forze dell’ordine che h…

Pubblicato il: 21/01/2017 – 11:23
SOLDI SPORCHI | «Occhiuto riferisca in consiglio comunale»

COSENZA «L’importanza dell’operazione condotta dalle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria testimonia l’impegno, le capacità e la professionalità della magistratura e delle forze dell’ordine che hanno scoperchiato un sistema di potere e di intrecci tra ‘ndrangheta, imprenditoria, apparato burocratico e istituzioni».
È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della coalizione La Grande Cosenza.
«Un quadro – sostiene Carlo Guccione – allarmante che, di fatto, altera il libero mercato e falsa l’economia della nostra regione. Dimostra la capacità di infiltrazione del sistema criminale”.
«Ci saremmo aspettati – precisa il consigliere comunale – da parte del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, un approccio trasparente e responsabile rispetto a tale vicenda. Anche perché questa amministrazione comunale in un recente passato è stata alle prese con questioni che riguardano lo “spezzatino” degli appalti e degli affidamenti diretti».
«Ritengo indispensabile – sottolinea Carlo Guccione – che il primo cittadino di Cosenza convochi immediatamente un consiglio comunale urgente durante il quale debba chiarire tutti i passaggi, attraverso una dettagliata relazione, in riferimento all’appalto di “Riqualificazione e Rinfunzionalizzazione ricreativo-culturale di Piazza Bilotti e Realizzazione di un parcheggio multipiano interrato” e in riferimento all’appalto di oltre 35 milioni di euro, pubblicato sul sito del Comune il 08/06/2015, “Realizzazione dell’ampliamento dei cimiteri di Cosenza per la gestione dei servizi cimiteriali e accessori e per la gestione del servizio di illuminazione votiva”».
«La città – conclude Carlo Guccione – deve conoscere la verità e deve sapere se l’operato del Comune di Cosenza è stato lineare e rispettoso delle regole».

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