COSENZA «L’importante ed articolata operazione portata a termine dalla Dda e dalle forze dell’ordine in questi giorni, che segue ad altre di stesso rilievo e valenza, aiuta a restituire fiducia e coraggio a tutti. Ai cittadini per la conduzione e lo svolgimento della vita quotidiana, a chi è chiamato a gestire la cosa pubblica ed agli imprenditori che fanno del rispetto delle regole e della libertà di fare impresa la loro ragione di impegno e di essere». È quanto afferma il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, all’indomani della conferenza stampa tenuta dai procuratori Federico Cafiero de Raho e Nicola Gratteri insieme ai procuratori aggiunti Gaetano Paci, Vincenzo Luberto e Giovanni Bombardieri.
«I filoni seguiti dalle indagini – continua il Presidente Mazzuca – hanno portato alla luce meccanismi perversi attraverso i quali veniva, nei fatti, azzerata ogni possibilità di poter concorrere liberamente, evidenziando che intervenire in via esclusiva sul solo aspetto normativo, che pure resta una precondizione indispensabile per garantire e definire le regole in maniera chiara ed efficace, rischia di non essere più sufficiente. Serve costruire un sistema di garanzia della legalità che renda trasparenti ed impermeabili ad ogni tipo di condizionamento gli uffici e gli enti appaltanti. In questa ottica – ha continuato il presidente di Unindustria Calabria – ritengo opportuno avanzare ancora una volta la proposta di una Stazione unica appaltante con sedi nei capoluoghi di provincia, auspicabilmente presso le rispettive prefetture, per garantire trasparenza, legalità, efficienza ed efficacia, nel più pieno rispetto delle norme generali e di mercato».
Per Unindustria Calabria la Stazione unica appaltante dovrebbe avere il compito di redigere gli avvisi pubblici e di creare un “albo di professionisti” con requisiti di elevata competenza e comprovata esperienza, da cui selezionare di volta in volta, in un momento di poco antecedente l’apertura delle buste e tramite sorteggio, i componenti delle commissioni aggiudicatrici degli appalti pubblici messi a gara. «Anche a ragione del fatto – dichiara Mazzuca – che non tutti i centri di spesa, magari per una inadeguatezza dimensionale delle loro strutture tecniche, riescono ad essere efficaci rispetto alla scelta della procedura più idonea ed efficienti nel governo delle fasi di gara, soprattutto per quanto attiene alla durata delle stesse a partire dall’apertura delle buste fino alla valutazione delle offerte. Si eliminerebbe così – conclude il presidente degli industriali – anche la diffusa mancanza di univocità nell’interpretazione delle norme che quotidianamente, porta a dover registrare applicazioni delle regole diametralmente opposte magari da parte di amministrazioni limitrofe con richieste di adempimenti spesso arbitrarie, ridondanti ed inutili».
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