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Un talento innato per la musica

COSENZA Una passione per la musica che scorre nelle sue vene. Francesca Minutolo, una ragazza di 25 anni, di Cosenza, è una giovane promessa della musica italiana: il suo singolo in una settimana h…

Pubblicato il: 21/01/2017 – 18:23
Un talento innato per la musica

COSENZA Una passione per la musica che scorre nelle sue vene. Francesca Minutolo, una ragazza di 25 anni, di Cosenza, è una giovane promessa della musica italiana: il suo singolo in una settimana ha ottenuto più di 3mila visualizzazioni. Studia al Dams e ama la musica in tutte le sue forme, soprattutto, ama cantare ed esprimere tutto quello che ha dentro. Il suo nome d’arte è Ren. «Ren – spiega Francesca – deriva dal giapponese “Renge” che significa “Fiore di loto”. Tale fiore mi ha particolarmente sorpresa e affascinata per la sua natura e la sua simbologia. Adoro la cultura asiatica, specialmente quella giapponese. Si tratta di un fiore che galleggia sull’acqua. L’acqua è sicuramente il mio elemento, mi fa sentire a mio agio, oltre ad appartenere ad un segno d’acqua dello Zodiaco: lo scorpione. Ho sempre amato la musica. Ricordo che in casa mia c’è sempre stata, soprattutto con le mie sorelle in giro. La mia prima esibizione/competizione davanti ad un pubblico è stata in occasione di una “corrida” all’età di 12 o 13 anni; arrivai seconda. È stato bellissimo essere applaudita da tutte quelle persone, mi sentivo rinata, sentivo di essere completamente un’altra persona. Da quel momento ho realizzato che era proprio questa la strada che volevo intraprendere. Sfortunatamente, non ebbi il coraggio di esternare questo mio desiderio. Avevo paura di non avere abbastanza talento per farmi prendere sul serio dai miei genitori. Le cose non sono migliorate per un po’ di anni, fino a quando decisi di partecipare ad un musical e facendo parte di un coro Gospel. Iniziai a studiare e a volermi migliorare. Qualche tempo dopo decisi di fare un tentativo con un talent, ma alla fine non mi presero». 
Una delusione che non dimentica: «La delusione fu talmente grande che smisi di cantare per un bel pò. Iniziai un percorso di studi che non mi apparteneva affatto. Non riuscii a fare nessuna cosa che mi piacesse. Credo di aver avuto un leggera forma di depressione. Sono stati, senza dubbio, gli anni più brutti della mia vita. Non avevo più la forza di sognare e mi costringevo a fare altro. Più di un anno fa, non so cosa accadde precisamente, ripresi ad esibirmi in un piccolo contesto residenziale, gli applausi delle persone mi hanno ridestato dal mio lungo sonno, sentii il bisogno di riprendere in mano la mia vita. Ad Ottobre del 2015, decisi di mettere sù una band, cercai dei musicisti e, dopo un po’ di peripezie, trovai: Niccolò Morrone, Bruno Scrivo, Luigi Greco e Valerio Magli. Da subito, c’è stato e c’è feeling tra noi, siamo una buona squadra, pur essendo, totalmente diversi l’uno dall’altro. Sono legata ad ognuno di loro anche umanamente, li reputo dei buoni amici. Da questa unione, non è nata solo una band, ma anche un’associazione culturale musicale dal nome “The Charmers”. L’associazione coltiva l’ambizione di concretizzare molti progetti ed offrire tanti servizi. C’è la voglia di aiutare chi vuole far parte del mondo della musica, organizzando eventi, realizzando registrazioni, per chi vorrebbe incidere il proprio lavoro e non può permettersi una spesa esosa, quindi promuovendo i talenti del nostro territorio. In futuro, pensiamo di offrire lezioni di musica per bambini e persone che non possono permettersi i costosi insegnamenti privati. Per quanto riguarda la promozione dei talenti del nostro territorio, abbiamo deciso di investire su di me, lanciandomi come solista, per far uscire dai loro scantinati tutte quelle persone che nascondono del potenziale e non hanno la possibilità di mostrare il proprio talento». Da qui, nasce “Ren” e il lancio del suo singolo “A Stento” che ha ottenuto in poco più di una settimana quasi 3000 visualizzazioni. Un’emozione che non riesce a trattenere: «Il testo della canzone, scritto da Luigi Greco, vede me come protagonista della storia. Durante una chiacchierata in un pub, mi sono aperta completamente con Luigi, raccontandogli parte della mia storia, del mio senso di inadeguatezza e della voglia di voler andare via. Lui ne ha partorito un testo, estremamente, emozionante. Sì è talmente immedesimato nel mio racconto, che è riuscito a trovare parole giuste come se le avessi scritte io. Il significato della canzone è soggettivo, molte persone si identificano in essa, a seconda della situazione che stanno vivendo. Il brano contiene, anche un messaggio sociale: la difficile condizione di precariato che attanaglia l’animo dei giovani del nostro territorio. Oltre Luigi e me, anche Niccolò, Valerio e Bruno hanno lavorato molto per il progetto, curando arrangiamento e altri accorgimenti. Abbiamo lavorato duramente più di tre mesi per la realizzazione del brano. Negli ultimi mesi devo dire di essere cambiata, credo di essere una persona felice, perché ho chiarito finalmente con i miei genitori quelli che sono i miei reali desideri, ho lasciato la facoltà che non faceva per me e mi sono iscritta al Dams, ma la cosa migliore di tutte è, decisamente, aver ottenuto il loro appoggio».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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