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Catanzaro, si lavora a un nuovo centrosinistra

CATANZARO Baldo Esposito rompe gli indugi e fa un passo avanti abbastanza eloquente. Se nei giorni corsi avevamo raccontato di come il consigliere regionale di Ncd avesse gentilmente declinato l’in…

Pubblicato il: 23/01/2017 – 7:25
Catanzaro, si lavora a un nuovo centrosinistra

CATANZARO Baldo Esposito rompe gli indugi e fa un passo avanti abbastanza eloquente. Se nei giorni corsi avevamo raccontato di come il consigliere regionale di Ncd avesse gentilmente declinato l’invito della colazione di centro a diventare l’alfiere di un progetto politico per il Comune di Catanzaro, oggi raccontiamo di come appaia evidente che il braccio destro del senatore Piero Aiello abbia quantomeno riconsiderato la sua risposta negativa.
L’occasione che porta ad una considerazione del genere è gentilmente offerta dal Psi coordinato da Piero Amato, che nel weekend appena conclusosi ha lanciato quasi un ultimatum al Pd durante un incontro pubblico organizzato per presentare il programma elettorale stilato dai socialisti. 
All’incontro ha partecipato attivamente proprio Esposito che nel suo intervento, dopo aver ricordato i trascorsi socialisti della propria famiglia, ha lanciato messaggi di apertura inequivocabili al Pd e a tutto il centrosinistra. È emerso infatti un doppio ruolo di Ncd in questo frangente politico: quello di governo, in cui, seguendo l’apertura di Alfano alla figura di Craxi, anche sul locale Ncd dialoga ampiamente con i socialisti e quello di lotta, in cui Esposito ha sottolineato come lui, Aiello e Marco Polimeni sono sì esponenti di Ncd, ma a Catanzaro sono fortemente radicati nella lista civica che li ha visti protagonisti negli ultimi anni, “Catanzaro da Vivere”. Un passaggio non secondario nel capire quanto Aiello e i suoi siano disposti ad aprirsi al Pd e a tutto ciò che può arrivare da quell’area.
Così, il richiamo del Psi ai democratici suona quasi come un tentativo di alzare il prezzo elettorale e non un vero e proprio ultimatum. 
Ufficialmente le parole di Esposito e Amato non hanno dato una scossa a Ernesto Magorno, ma sotto traccia qualcosa si muove: più di qualcuno, infatti, ha chiesto ad Annamaria Cardamone, coordinatrice dell’organismo cittadino del Pd dedicato alle amministrative, di velocizzare gli incontri e arrivare al più presto alla definizione di un identikit fondato sull’idea di città pensata dal Pd. 
L’organismo dovrebbe quindi riunirsi entro le prossime 48 ore per valutare il lavoro svolto dai tavoli tematici organizzati dal Circolo “Lauria” durante il 2016 e tracciare il contorno del candidato ideale. Possibile che si vada all’accordo con Ncd, Udc, Psi, bisogna solo sciogliere il nodo politico di una candidatura non scelta da democratici ma semplicemente accettata. Non è detto, quindi, che il nome di Esposito, per mera opportunità politica, non possa essere accantonato per trovare un nome magari non politico ma unitario.
Tra chi invece non vuole perdere tempo, c’è il movimento di Sergio Costanzo, consigliere comunale che già nei giorni scorsi aveva presentato il suo “Fare per Catanzaro”, un organismo fondato assieme al vicepresidente della Provincia Marziale Battaglia e ai consiglieri comunali Oreste Cosentino e Domenico Concolino, che si presenterà con il proprio simbolo alle prossime comunali. Nella giornata di sabato, il movimento si è dato una struttura organizzativa, eleggendo i propri organi interni. 

IL NO DI PITTELLI A completare un quadro già di per sé complesso, c’è anche la vicenda legata a Giancarlo Pittelli, avvocato e già senatore in quota Forza Italia. Il suo sfogo sui social network ha portato alla luce la trattativa per la sua candidatura a sindaco, presumibilmente caldeggiata dalla coalizione centrista quando Esposito aveva negato la propria disponibilità, e osteggiata da qualcuno all’interno del Pd: «Apprendo che un autorevole e prestigioso esponente del Pd che ricopre ruoli di rilievo in ambito cittadino ha espresso un netto dissenso rispetto all’eventualità di una mia candidatura a sindaco di Catanzaro – scrive Pittelli su Facebook -. Intendo rassicurare il colto e fattivo politico catanzarese: l’eventualità non esiste se non nella benevola e lusinghiera proposta di alcuni amici ai quali ho espresso la mia irrevocabile ed assoluta indisponibilità. Mi auguro che la mia città trovi rappresentanze migliori nel futuro rispetto a quella vergognosa espressa da pigmei intellettuali forti soltanto del consenso clientelare che riescono a recuperare sulla pelle di cittadini esausti».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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