COSENZA Non bastano i concorsi e il bando per la gestione della Rsa di Caloveto stoppati per presunte illegittimità, la struttura commissariale chiede di fermare anche due gare imbastite dall’Asp di Cosenza. Lo scontro a colpi di protocollo tra il commissario Massimo Scura e il vice Andrea Urbani e il direttore generale dell’Azienda cosentina, Raffaele Mauro, continua. E, al solito, le motivazioni opposte dai commissari per fermare gli atti del manager sono pesanti.
Tocca, dicevamo, a due gare: l’affidamento dei servizi di Data entry, supporto operativo informatico e amministrativo, digitalizzazione ed archiviazione documenti” per varie Unità operative complesse dell’Asp e alla “Costituzione del gruppo di lavoro per la predisposizione degli atti di gara per il servizio – Centro unico di prenotazione – Cup”. Due procedure da bloccare appena possibile. Vediamo perché.
LA GARA PER L’INFORMATIZZAZIONE I commissari, in una lettera inviata al direttore generale del dipartimento Tutela della salute Riccardo Fatarella e a Mauro, ricordano di aver più volte «rappresentato la necessità di dover sottoporre ad autorizzazione preventiva le iniziative che comportano, a carico del fondo sanitario regionale, un impegno di spesa con riferimento all’aggregato beni e servizi». Questo per tenere sotto controllo i costi delle Asp, in passato oggetto di una vera e propria “esplosione”. Questa necessità, spiegano ancora Scura e Urbani, «è stata ribadita dai ministeri vigilanti, da ultimo nel corso della riunione del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza del 23 novembre e 7 dicembre 2016». Bene, pare che in Calabria le cose continuino a marciare per un altro verso. Per questo motivo, i commissari invitano Fatarella a «fornire evidenza degli estremi delle prescritte autorizzazioni da parte della struttura commissariale (non rinvenute nel corpo della delibera aziendale)». Non solo: c’è anche un’altra perplessità di natura economica. Nel rinnovare la gara scaduta, infatti, l’amministrazione dell’Asp ha posto a base d’asta «un valore più che doppio rispetto alla precedente procedura di evidenza pubblica (che passa da 829 mila euro annui a 1 milione 900 mila euro annui)». Anche di questa scelta, Scura e Urbani chiedono una spiegazione «dettagliata e misurata». E si interrogano anche su una possibile duplicazione dei servizi: il rischio è che si sovrappongano «con l’oggetto e i servizi dell’appalto aggiudicato a seguito di gara per l’affidamento del servizio di progettazione e realizzazione del Sistema informativo sanitario regionale e delle Aziende Sec – Sisr». Infine, nel gruppo di firme della delibera contestata mancano quelle del direttore del dipartimento Tecnico logistico amministrativo e del responsabile del conto economico». La comunicazione, datata 20 gennaio, dà alla burocrazia regionale cinque giorni di tempo per rispondere, mentre diffida Mauro a sospendere gli effetti della delibera.
LA GARA PER IL CUP Parte dagli stessi presupposti (e cioè che la struttura commissariale debba autorizzare preventivamente certe iniziative di spesa) anche la missiva che riguarda la predisposizione degli atti di gara per il Cup. Ma il succo è, se possibile, ancora più duro. «Le ribadiamo – spiegano Scura e Urbani – che la scrivente struttura commissariale non ha mai autorizzato la fornitura del Centro unico di prenotazione ritenendola, come le è stato più volte rappresentato per le vie brevi, un inutile sperpero di risorse pubbliche. Ciò in considerazione del fatto che, come lei (e lei, in questo caso, è il dg dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, ndr) ben sa, tutte le aziende sanitarie calabresi hanno già effettuato importanti investimenti nei propri sistemi di prenotazione aziendali (alcuni dei quali già collegati per area) e che tali sistemi potrebbero dialogare con soluzioni tecniche a basso costo». In soldoni, si potrebbe ottenere lo stesso risultato spendendo molto meno. Oltretutto, ricordano da Palazzo Alemanni, «gli stessi direttori generali-commissari straordinari si sono già espressi a favore della realizzazione di sovracup per area Nord, Centro, Sud, come previsto, peraltro, negli obiettivi per il 2017 degli stessi dg/commissari». Un aut aut – l’ennesimo –: quella gara va fermata perché sarebbe un salasso per le casse di una sanità già martoriata. Altri due “no” per Mauro: e ormai si è perso il conto degli scontri tra struttura commissariale e Asp di Cosenza. (ppp)
x
x