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Metropolitana, tanti "padri" per l'opera-monstre di Catanzaro

CATANZARO  Il 20 gennaio 2017 è stata una «giornata storica per la Calabria», come ha sottolineato il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, perché sono stati finalmente consegnati …

Pubblicato il: 23/01/2017 – 16:32
Metropolitana, tanti "padri" per l'opera-monstre di Catanzaro

CATANZARO  Il 20 gennaio 2017 è stata una «giornata storica per la Calabria», come ha sottolineato il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, perché sono stati finalmente consegnati i lavori per la costruzione della metropolitana di Catanzaro. Ma questa data è solo un primo punto di arrivo di un progetto il cui percorso è cominciato parecchi anni fa, quando al posto di Oliverio c’era Agazio Loiero. Anche se di metropolitana, a Catanzaro, se ne parlava già quando il primo inquilino di Palazzo de Nobili era, per la seconda volta, Marcello Furriolo (1987-1992).
La storia della metropolitana allora diventa una parte importante della storia del capoluogo di regione, tra fughe in avanti e stop improvvisi, progetti mai portati a termine e finanziamenti bloccati, revocati, spostati su altri progetti.
Fino ad arrivare al 16 dicembre del 2008, quando in un incontro con la stampa, Agazio Loiero, governatore della Regione Calabria, e l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato, presentavano la metropolitana leggera di Catanzaro, il cosiddetto “Pendolo”. E nel parlare del forte investimento economico, circa 120 milioni di euro, fissavano anche un termine alla fase progettuale: 105 giorni.
Da quel 16 dicembre 2008, di giorni, ne sono passati però 2950, durante i quali il “Pendolo” ha proceduto a singhiozzi. A quella conferenza stampa si era arrivati grazie all’impegno dell’allora sindaco di Catanzaro Rosario Olivo che già nella campagna elettorale vinta nel 2006, aveva sottolineato l’importanza strategica dell’opera: «La mia amministrazione – ricorda Olivo – fu tra le poche a redigere il Piano strategico comunale in cui includemmo proprio la metropolitana leggera di Catanzaro. L’aver dato una visione a lungo termine alla città, ci permise anche di ottenere i fondi Pisu che oggi sono a disposizioni del Comune». I continui incontro tra Olivo, Loiero e l’allora ministro per le Infrastrutture Alessandro Bianchi avevano permesso di superare in breve tempo le pastoie burocratiche ministeriali.
Due anni dopo, nel 2010, termina l’esperienza di Loiero alla guida della Regione e inizia quella di Scopelliti. Il processo della metropolitana pian piano rallenta la corsa, fino ad arenarsi tra fondi non immediatamente disponibili e l’attesa del percorso analogo che avrebbe dovuto compiere il progetto per la metropolitana di Cosenza. Si arriva così alla fine dell’amministrazione Olivo, nel maggio 2011, con l’annuncio che i cantieri per l’opera sarebbero stati aperti entro qualche settimana. 
L’arrivo di Michele Traversa non coincide con l’avvio dei lavori; le sue dimissioni dopo pochi mesi non fanno altro che allungare i tempi ulteriormente. La campagna elettorale del 2012 che vede contrapposti Salvatore Scalzo per il Pd e Sergio Abramo per il Pdl si conclude con la vittoria di quest’ultimo per una manciata di voti. E qualche nube si addensa sul progetto della metropolitana perché lo stesso Abramo nutriva perplessità sull’aspetto economico-gestionale dell’intera opera tanto da dichiararle durante sia in campagna elettorale sia in consiglio comunale dopo l’elezione. La pausa amministrativa cui è costretto Abramo dal riconteggio dei voti chiesto da Scalzo e disposto dal Tar in alcune sezioni, sposta in avanti ancora una volta il momento delle decisioni sulla metropolitana, mentre alla Regione, il presidente Peppe Scopelliti continua a non dimostrare particolare interesse al progetto. L’applicazione dellalegge Severino nei confronti dell’ex governatore, arrivata nell’aprile 2014, sospende di fatto l’opera della giunta regionale finché, nel dicembre di quell’anno, viene eletto governatore Mario Oliverio.
A maggio 2015, il governatore convoca una conferenza stampa per annunciare che tutti i problemi sulla metropolitana di Catanzaro sono stati risolti. Viene così sottoscritto il contratto con cui assegnano i lavori di realizzazione dell’opera alla Rti Vianini Lavori s.p.a. capofila di un’associazione temporanea di imprese che vede coinvolte anche Ares Costruzioni Generali e Co.Ge.For.: «Abbiamo ripreso questo progetto da un cassetto – aveva spiegato Oliverio nel corso di quella conferenza stampa – e in questi primi mesi dal nostro insediamento abbiamo lavorato affinché i finanziamenti che erano andati persi fossero recuperati sulla pianificazione 2014/20 dei fondi comunitari. Nello scorso mese di marzo, con una delibera di giunta, siamo riusciti ad assegnare al Piano di Azione e Coesione quest’opera e oggi finalmente siamo alla firma del contratto».
Le interviste del maggio 2015: 

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Dopo sedici mesi da quell’incontro, il 20 gennaio 2017, i lavori sono stati consegnati. Secondo il cronoprogramma dovrebbero terminare in due anni. Se ciò dovesse essere rispettato, Catanzaro avrà atteso la sua metropolitana per almeno 13 anni.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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