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Delitto Bruni, rigettata la richiesta di nuovi arresti

CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rigettato la richiesta di nuovi arresti per l’omicidio di Luca Bruni, il figlio del presunto boss “Bella bella”. Il cadavere di Bruni venne ritrov…

Pubblicato il: 24/01/2017 – 7:43
Delitto Bruni, rigettata la richiesta di nuovi arresti

CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rigettato la richiesta di nuovi arresti per l’omicidio di Luca Bruni, il figlio del presunto boss “Bella bella”. Il cadavere di Bruni venne ritrovato nelle campagne di Castrolibero il 3 gennaio del 2012 grazie alle rivelazioni del pentito Adolfo Foggetti che fece ritrovare il corpo del giovane di cui non si avevano notizie da tempo. Dopo l’arresto di Francesco Patitucci e Roberto Porcaro avvenuto lo scorso 21 ottobre, la Procura antimafia guidata da Nicola Gratteri ha emesso una richiesta di misura cautelare anche nei confronti di Ettore Lanzino, Alberto Superbo e Umberto Di Puppo. Secondo l’accusa, anche loro tre avrebbero partecipato a una delle tante riunioni organizzate per deliberare “a tavolino” la morte di Luca Bruni. La richiesta era stata già avanzata al gip distrettuale che non aveva ritenuto opportuno emetterla anche per loro tre perché non aveva ritenuto sufficienti gli elementi raccolti.
La Dda però ha deciso di andare fino in fondo e presentare ricorso al Riesame. Per la morte di Luca Bruni sono stati già condannati in abbreviato Maurizio Rango con pena all’ergastolo e il pentito Adolfo Foggetti con pena a sei anni di carcere. Condannati con rito ordinario anche Daniele Lamanna e Franco Bruzzese con pena a undici anni emessa dalla Corte di Assise di Cosenza. Questi ultimi nel frattempo si sono autoaccusati del delitto decidendo di diventare collaboratori di giustizia. Indagato per il delitto Bruni anche Ettore Sottile che è ancora in attesa di giudizio. Ma il Tribunale del Riesame si è opposto alle nuove tre richieste di arresto alle quali si sono opposti i legali degli indagati, tra questi gli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese. Il collegio difensivo ha sottolineato la totale estraneità dei loro assistiti ai fatti contestati e ha evidenziato anche l’inattendibilità delle dichiarazioni accusatorie dei collaboratori di giustizia. Lanzino, Di Puppo e Superbo restano indagati a piede libero per l’omicidio di Luca Bruni.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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