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Ex Legnochimica, revocato incarico al prof dell'Unical

COSENZA La Procura di Cosenza ha revocato l’incarico al professore dell’Università della Calabria, Giovanni Sindona, conferito nel marzo 2016 per valutare l’inquinamento nell’area dell’ex Legnochim…

Pubblicato il: 24/01/2017 – 14:14
Ex Legnochimica, revocato incarico al prof dell'Unical

COSENZA La Procura di Cosenza ha revocato l’incarico al professore dell’Università della Calabria, Giovanni Sindona, conferito nel marzo 2016 per valutare l’inquinamento nell’area dell’ex Legnochimica di Rende. Il procuratore aggiunto Marisa Manzini ha revocato la consulenza tecnica al professore del dipartimento di Chimica dell’Unical perché ad oggi non risulta depositata alcuna relazione tecnica per la quale il docente universitario aveva chiesto un termine di 60 giorni che quindi avrebbe dovuto depositare entro l’11 maggio 2016. La Procura non ha mai ricevuto alcuna richiesta di proroga. Inoltre, in data 23 gennaio 2017 su un quotidiano online è stato pubblicato un articolo dal cui contenuto e dalla virgolettatura riportata emergerebbe che Sindona abbia rilasciato dichiarazioni sulle motivazioni del ritardo nel deposito della relazione e nel cui articolo sarebbero stati anticipati anche i contenuti della relazione. Per tali motivazioni, la Procura ha delegato il Nipaf di revocare con effetto immediato l’incarico al professor Sindona. 
L’obiettivo di quella consulenza era di accertare il livello di inquinamento dell’ex Legnochimica, chiusa da anni e sequestrata dagli uomini del Nipaf (il Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale) perché la falda acquifera è risultata fortemente inquinata da metalli pesanti. Sigilli erano stati posti anche a due terreni e a 15 pozzi alcuni dei quali usati a scopo irriguo e altri utilizzati nell’allevamento di bestiame. Due sono utilizzati anche a scopo industriale e uno da un’industria alimentare. L’area, in cui non sono mai state eseguite operazioni di bonifica o messa in sicurezza, è stata periodicamente interessata da fenomeni di incendio, dovuti alla combustione dei rifiuti che hanno sprigionato nell’aria sostanze tossiche. Un fenomeno che non è passato inosservato e che ha visto la denuncia in passato di amministratori e cittadini. La Procura, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati Pasquale Bilotta in qualità di liquidatore rappresentante della società Legnochimica. Secondo l’accusa, Bilotta avrebbe omesso di provvedere alla bonifica dell’area dove c’è l’ex stabilimento, a contrada Lecco di Rende.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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