La Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte del 77enne Antonio Francolino, deceduto domenica notte nella sua abitazione di Spilinga. L’uomo, un insegnante in pensione, dopo essere stato visitato era stato dimesso dall’ospedale di Tropea, dove si era recato cinque ore prima per via di alcuni dolori al petto. Nel corso della notte, però, il 77enne ha di nuovo avvertito un malore e a nulla sono valsi i soccorsi. Dopo che i familiari hanno sporto denuncia alla Questura di Vibo, la polizia ha sequestrato il referto medico, mentre la Procura ha disposto l’autopsia.
Il figlio del 77enne, Dario Francolino, intanto ha inviato una lettera aperta al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin chiedendo che il Ministero attraverso l’invio dei suoi ispettori aiuti la magistratura a fare luce sul decesso avvenuto «sette ore dopo il primo malore, lasso temporale in cui nessun medico ha mandato il paziente in una struttura adeguata. Qualunque cosa sia successa – spiega il figlio del 77enne – qualcuno ci deve spiegare la decisione di non ricoverare mio padre. Questo per onorare la sua persona che aveva scelto di tornare a vivere in Calabria perché aveva fiducia nella Calabria e nei calabresi e invece questa fiducia è stata tradita”. L’ospedale di Tropea secondo Dario Francolino avrebbe invece dovuto monitorare il padre «come da protocollo. Protocollo in questo caso non rispettato».
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