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ALLERTA ROSSA | Scongiurato il rischio evacuazioni a Crotone

CROTONE È scongiurato il rischio di evacuazioni, a Crotone, per lo stato del fiume Esaro che stamani aveva raggiunto i livelli di guardia. Adesso, però, in città ha smesso di piovere. L’unità …

Pubblicato il: 25/01/2017 – 10:56
ALLERTA ROSSA | Scongiurato il rischio evacuazioni a Crotone

CROTONE È scongiurato il rischio di evacuazioni, a Crotone, per lo stato del fiume Esaro che stamani aveva raggiunto i livelli di guardia. Adesso, però, in città ha smesso di piovere. L’unità di crisi aperta in Prefettura, infatti, ha reso noto che «il livello del fiume Esaro in Crotone è sotto controllo e non sono state necessarie evacuazioni». Il Comune ha confermato che la situazione «è costantemente monitorata», anche se resta «l’invito a non transitare per le strade in prossimità del fiume». Alla popolazione residente in abitazioni vicine a tutti i corsi d’acqua della città si chiede di restare in casa. 
Nella mattinata di mercoledì, l’Unità di crisi attivata in Prefettura, dal Comune e dalle forze dell’ordine aveva invitato i residenti nelle zone adiacenti al fiumea raggiungere i piani più alti dei fabbricati e tutto era pronto per un’eventuale evacuazione.
A Cutro, il sindaco ha confermato l’evacuazione di 20 nuclei familiari, allontanati da casa lunedì sera, per il rischio esondazione del fiume Tacina. A Catanzaro, due autobotti della Protezione civile regionale riforniranno alcune zone della città rimasta senz’acqua da ieri a causa della rottura di una condotta provocata da una frana.
Da stamani ci sono disagi anche sulla statale 177 “Silana di Rossano” a Longobucco (Cosenza), chiusa in direzione Camigliatello, e sulla statale 182 “Trasversale delle Serre” chiusa provvisoriamente a Soriano (Vibo Valentia) per detriti sulla carreggiata. 
Un muro di contenimento è crollato, questa mattina, a Montalto Uffugo, in via Malagodi. La causa potrebbe essere collegata alle intense precipitazioni piovose dei giorni scorsi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che, per sicurezza, hanno temporaneamente fatto evacuare alcune famiglie che vivono in abitazioni vicine. Già nella giornata di ieri erano intervenuti sul posto, per effettuare dei controlli, i vigili urbani. 

TECNICI TELECOM AL LAVORO Intanto una task-force di tecnici specializzati di Tim è al lavoro in diverse località della Calabria per riparare i danni alla rete telefonica provocati dal maltempo. Le ingenti piogge delle ultime 48 che hanno colpito la regione, infatti, hanno danneggiato diversi cavi in fibra ottica e in rame ad elevata potenzialità trasmissiva, con conseguenti ripercussioni sui servizi di rete fissa e mobile in diverse zone. Le aree maggiormente colpite dai danni alle infrastrutture telefoniche sono Vibo Valentia, Tropea, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Pizzo Calabro, Castroviillari, Spezzano Albanese e Belvedere-Verbicaro. Le attività di riparazione o sostituzione dei cavi sono già in corso. L’azienda precisa che gli interventi di ripristino andranno avanti senza soluzione di continuità, compatibilmente con le condizioni meteo e nel rispetto delle condizioni di sicurezza, al fine di riattivare i servizi telefonici nel piu’ breve tempo possibile. Tim ha già provveduto ad informare degli interventi in corso le Prefetture e i sindaci dei Comuni interessati. 

BRUNO: PROVINCE FONDAMENTALI «Il maltempo e le alluvioni che hanno segnato gli ultimi giorni, colpendo in modo particolare il Mezzogiorno del Paese, seguendo l’anomala ondata di gelo e le nevicate copiose che avevano già messo in ginocchio il territorio con ingenti danni, hanno determinato situazioni di emergenza in settori nevralgici della vita delle comunità, come la viabilità e la sicurezza delle scuole». Lo afferma il presidente dell’Upi Calabria, e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito alla situazione in cui versano gli enti intermedi soprattutto dopo l’emergenza maltempo dei
giorni scorsi.
«L’efficienza dimostrata dalle Province nell’affrontare gravi criticità e urgenze, senza risorse finanziarie e un numero ridotto di unità lavorative in organico, dimostra ancora una volta come il ruolo di questi enti intermedi sia fondamentale, nell’erogazione di servizi prioritari per la sicurezza dei cittadini come la tenuta in efficienza del sistema viario e degli istituti scolastici: per il ruolo che rivestito in queste funzioni fondamentali, le Province devono essere inserite nel sistema della Protezione civile – afferma ancora il presidente dell’Upi Calabria -. Non sono più sopportabili ulteriori ritardi nella definizione di interventi normativi che assicurino gli stanziamenti necessari al mantenimento dei servizi e allo svolgimento di
funzioni fondamentali. Serve, al più presto, un decreto legge che assicuri alle Province i fondi necessari a garantire la sicurezza per strade e scuole, e nello stesso tempo strumenti normativi che inquadrino in maniera chiara enti che, dopo la bocciatura del referendum del 4 dicembre 2016, mantengono una dignità costituzionale. Il ruolo delle Province come presidio democratico del territorio e della comunità che si organizza in tutti i suoi aspetti deve essere sostenuto, anche valorizzando la capacità di pianificazione e coordinamento dello sviluppo economico locale, oltre che le funzioni di sussidiarietà a supporto dei Comuni». «Non si può sacrificare un patrimonio di professionalità come quello in dotazione alle Province la cui ossatura burocratica si poggia sulla preparazione e l’esperienza del personale in servizio, uomini e donne che – rimarca ancora Bruno – in questi anni hanno costruito un sistema amministrativo di grande qualità ed efficienza, come dimostrato anche in questi ultimi giorni in cui si è dovuto operare in emergenza». «In queste ore, nelle province calabresi, e in particolare in quella di Catanzaro, stiamo facendo fronte ad ulteriori emergenze: a causa delle forti e continue piogge il sistema viario provinciale è interessato da frane e smottamenti, impegnando l’Ente, gli uffici, i tecnici a intervenire con urgenza per tutelare i cittadini, garantire la sicurezza ed evitare l’isolamento dei centri abitati. E’, quindi, arrivato il
momento di superare il frangente della eccezionalità – conclude il presidente Bruno – e riportare in un contesto di normalità il quadro finanziario di enti fondamentali che si trovano a dover intervenire su fronti imprevisti e imprevedibili, come i danni causati dal maltempo, ma prima ancora devono essere messi nelle condizioni di intervenire con efficienza nella quotidianità perché sulla sicurezza dei cittadini e sulla qualità dei servizi non si può speculare».

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