Ultimo aggiornamento alle 6:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Condannato a 4 anni per le intimidazioni a Lamezia

LAMEZIA TERME  È stato condannato, con rito abbreviato, a quattro anni di reclusione Giuseppe Galluzzi, 20 anni, giovane di Lamezia Terme accusato di essere l’autore di diversi atti intimidato…

Pubblicato il: 25/01/2017 – 17:43
Condannato a 4 anni per le intimidazioni a Lamezia

LAMEZIA TERME  È stato condannato, con rito abbreviato, a quattro anni di reclusione Giuseppe Galluzzi, 20 anni, giovane di Lamezia Terme accusato di essere l’autore di diversi atti intimidatori compiuti in città lo scorso inverno.  Tra gli ultimi illeciti compiuti c’è l’aver esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro la saracinesca di un’agenzia di poste private. Dopo le indagini compiute dagli agenti del commissariato di Lamezia, guidato da Antonio Borelli, messo alle strette il ragazzo ammise le proprie responsabilità ma non rispose a nessun’altra domanda riguardo agli atti intimidatori. A febbraio 2016 il fermo di Galluzzi fu possibile anche grazie alla presenza delle telecamere poste nella piazza in cui si trova l’agenzia. Il giovane agiva col volto coperto da una maschera ma nel corso dell’ultimo attentato gli investigatori si accorsero che aveva perso un oggetto. Era lo scontrino del negozio nel quale aveva comprato la maschera. Da qui sono partite le indagini che hanno ricondotto al ragazzo e che sono proseguite tanto da portare a giugno 2016 i carabinieri della Compagnia di Lamezia a notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia attraverso la quale gli venivano contesate altre intimidazioni: il 26 gennaio il titolare dell’Aci aveva trovato un bigliettino «Mettetevi a posto sennò la prossima volta pagheranno i vostri familiari», accompagnato da tre cartucce. Le indagini dei militari portano al giovane quale autore di una serie di intimidazioni. Oltre a quella del 26 gennaio, si imputano all’indagato anche l’incendio dell’automobile dello stesso titolare Aci, avvenuta il 5 febbraio. Ma non solo, il giovane è accusato anche delle intimidazioni ai danni del supermercato Conad di via Piave dinnanzi al quale il 20 gennaio 2016 sono state trovate tre cartucce di fucile e il 26 gennaio, di nuovo, tre cartucce e un bigliettino: «Ancora non ti sei regolato, ti teremo (sic!) la vita impossibile». Al 20enne viene contestata anche l’intimidazione ai danni del negozio Golden Black avvenuta il 28 gennaio successivo. Sempre la stessa dinamica, tre cartucce e un bigliettino: «Mettetevi a posto sennò la prossima volta pagheranno i vostri familiari». Mercoledì il giudice per le indagini preliminari ha emesso sentenza di condanna a quattro anni.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it