FARINDOLA Non ce l’hanno fatta. Il cosentino Tobia Foresta e la moglie Bianca Iudicone risultano ufficialmente nell’elenco delle 29 vittime della tragedia di Farindola. I corpi senza vita dei due coniugi, 60 anni lui e 50 lei, sono stati trovati mercoledì sera ed estratti dalle macerie dell’hotel Rigopiano travolto sette giorni prima da una valanga staccatasi dal costone della montagna che sovrasta la struttura. I due vivevano da tempo a Montesilvano dove l’uomo da tempo si era trasferito con la moglie.
(I soccorritori sul luogo della tragedia)
La flebile speranza di trovare in vita la coppia era stata alimentata dopo il salvataggio avvenuto tra venerdì e sabato scorso quando dalla coltre di macerie e ghiaccio i soccorritori avevano estratto vive 11 persone. Un miracolo che però con il passare delle ore aveva ridotto notevolmente le speranze di trovare in vita ancora gli altri dispersi e dunque anche Tobia Foresta e sua moglie, originaria di Alezzo in provincia di Lecce. Una speranza che si è spenta mercoledì sera con la drammatica scoperta dei corpi della coppia.
Lui, originario di Montalto Uffugo, lavorava alla sede dell’Agenzia delle entrate di Pescara mentre la moglie – che per un periodo aveva vissuto in Germania – gestiva un negozio a Montesilvano. Lasciano un figlio, Marco titolare di un locale nel capoluogo abruzzese.
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