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Il M5S contro i bungalow a Punta Scifo

CROTONE «Continua il totale disinteresse verso il patrimonio ambientale e culturale nel crotonese a favore di colate di cemento inutili e dannose. Fra le aree a rischio quella nota come “Punta…

Pubblicato il: 29/01/2017 – 15:21
Il M5S contro i bungalow a Punta Scifo

CROTONE «Continua il totale disinteresse verso il patrimonio ambientale e culturale nel crotonese a favore di colate di cemento inutili e dannose. Fra le aree a rischio quella nota come “Punta Scifo”, il cui valore naturalistico e archeologico è messo a repentaglio dalla realizzazione del progetto del Marine Park Village, un complesso che interessa un’area di circa 75.000 mq e che prevede la realizzazione di 79 bungalow su basi di cemento armato». È quanto si legge in una nota in cui si afferma che «Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, ha portato la questione all’attenzione della Commissione europea».
Con un’interrogazione, prosegue la nota, la Ferrara «mette in luce il grave danno a cui potrebbe essere esposta l’area che ricade nel sito di interesse comunitario (SIC) ‘Fondali da Crotone a le Castella” della rete Natura 2000 oltre ad essere inserita nella “Riserva Marina di Capo Rizzuto”».
«Questa interrogazione – afferma l’europarlamentare – arriva in seguito alle numerose e ottime iniziative portate avanti da portavoce e attivisti del Movimento 5 Stelle Crotone, oltre che per dare voce alle associazioni culturali ed ambientaliste che da tempo denunciano come una tale opera potrebbe alterare il territorio. Alla Commissione viene chiesto se il progetto Marine Park Village sia conforme alla direttiva 92/43/Cee e, nello specifico, se sia stata rispettata la procedura di valutazione dell’incidenza ambientale. Inoltre si chiede come si intende salvaguardare l’area che rientra appunto nei Sic. La megastruttura turistica, cosi’ come concepita, comprometterebbe seriamente la bellezza paradisiaca della zona. Per questo è necessario fermare questo scempio soprattutto se la sua realizzazione avviene contro la normativa vigente in materia di tutela del territorio».
«La vocazione turistica di questa zona – conclude Laura Ferrara – è strettamente connessa alla natura incontaminata del litorale e al valore archeologico e della biodiversita’, chi e’ intenzionato a far impresa qui dovrebbe rispettarla e non devastarla. Come Movimento 5 Stelle promuoviamo Cemento Zero, non per questo siamo contro l’iniziativa privata, che in un luogo ‘sacro’ come questo in oggetto dovrebbe pero’ essere etica e sostenibile”.

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