REGGIO CALABRIA «Ho trovato una realtà complicata. Gestita con grande delicatezza». A dirlo è stato Roberto Speranza che nel pomeriggio, a Reggio Calabria, ha visitato lo “Scatolone”, una struttura sportiva in cui sono ospitati i migranti minorenni non accompagnati che arrivano in città. «Io credo – ha aggiunto – che sono temi su cui dobbiamo provare a tenere assieme due esigenze fondamentali, che sembrano in contraddizione, ma devono restare assieme. Da una parte c’è il rispetto per quel diritto straordinario di umanita’, di accoglienza, di integrazione, che per noi è sempre fondamentale ed è un pezzo della nostra cultura. Dall’altro lato dobbiamo garantire anche condizioni di sicurezza. Perché io sono preoccupato che dove non si garantiscono condizioni di sicurezza, finiremo solo per alimentare chi su questi temi vuol cavalcare la paura. Allora, proprio chi, invece, ha al centro un’altra impostazione politica, cioè quella dell’integrazione, deve porsi anche la questione della sicurezza. Altrimenti si commette un errore».
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