COSENZA «La nostra intenzione è solo quella che si faccia chiarezza e che si persegua sempre una operazione trasparenza». È questa la motivazione per cui il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, e l’ingegnere Gustavo Coscarelli, hanno convocato una conferenza per spiegare ai cittadini che cosa è successo a Piazza Bilotti, la piazza cosentina finita nell’inchiesta delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro che hanno coinvolto alcuni imprenditori ritenuti al servizio dei clan. L’ingegnere Coscarelli, che si era anche candidato a sindaco di Cosenza alle ultime amministrative, è stato il tecnico che ha seguito dall’inizio i lavori della piazza assieme al Movimento.
«Abbiamo – ha detto Morra – finalmente l’opportunità di raccontare ai cittadini la verità di quanto accaduto durante la realizzazione della piazza. Un’opera che doveva rappresentare il meglio che Occhiuto e la sua amministrazione potessero realizzare e che purtroppo rovina terribilmente l’immagine della città di Cosenza che di europeo sembra abbia solo i fondi regalati ai clan. Oggi segnaliamo ai cittadini che chi di dovere avrebbe dovuto agire con prudenza nell’affidamento dei lavori, ma forse è stato un po’ distratto». Morra ha ricordato le “stranezze” già evidenziate più volte: «Le anomalie sono state diverse: due gare con lo stesso partecipante. E poi la composizione della Commissione di Alta Vigilanza di cui fanno parte persone coinvolte in inchieste della magistratura anche se non hanno alcuna condanna, però bisognerebbe applicare la regola “essere al di sopra di ogni sospetto”. Non dimentichiamo – ha aggiunto Morra – che per la realizzazione della piazza è stato sempre disatteso il cronoprogramma, creando notevoli disagi ai commercianti. Poi c’è il problema dei fornitori non pagati. Che non si sa adesso come verrà affrontato».
Morra non è voluto entrare nel merito dei rapporti tra il sindaco Occhiuto e l’imprenditore Barbieri (titolare dei lavori di piazza Bilotti e anche del complesso sportivo di Lorica entrambi sotto sequestro dal giorno dell’arresto di Barbieri), ma ha evidenziato che «il primo cittadino avrebbe dovuto garantire maggiore trasparenza». Il Movimento ha sempre tenuto alta l’attenzione sui lavori di Piazza Bilotti ma ogni tentativo di interloquire con la giunta è stato vano.
Per Morra ciò che è successo a piazza Bilotti è abbastanza grave: «È stato posto sotto sequestro un segmento importante dell’opera, di cui adesso è aperta al pubblico solo la parte in superficie: ora dopo quattro anni la parte scavata è di fatto negata alla cittadinanza e non si sa quando sarà fruibile, nonostante i recenti annunci dell’amministrazione di una prossima riapertura ma che potrebbero essere disattesi come già avvenuto in passato». Il portavoce del Movimento non dimentica la situazione di Lorica: «Siamo dell’avviso che la presenza della stessa società possa essere alla base dei problemi che penalizzano il comparto turistico silano. Ma non dobbiamo assolutamente dimenticare che li c’è stato pure un morto».
Morra ha annunciato che nei prossimi giorni presenteranno in Procura un esposto su una altra «vicenda legata all’area urbana di Cosenza, già evidente su base documentale e la magistratura dovrà solo prendere atto delle carte che porteremo. Di questo informeremo i cittadini solo dopo aver presentato l’esposto e lo faremo in un incontro già fissato per sabato prossimo». Morra, alla fine, ha voluto «sollecitare la magistratura di Cosenza. Mi auguro – ha detto – che magari adesso, anche con la guida del nuovo procuratore capo – si possano riprendere vicende che riguardano piazza Bilotti archiviate, forse per pressapochisismo o distrazione e che probabilmente meriterebbero di essere riprese».
L’ingegnere Coscarelli ha ricostruito la complessa storia dei lavori di piazza Bilotti e ha poi evidenziato molti aspetti da chiarire, in particolare quello relativo ai parcheggi: «Stiamo notando che ci sia quasi un lavoro per ridurre i parcheggi dal momento che si stanno limitando le strisce blu – che vengono cancellate colorandole di nero – ed eliminando le strisce bianche, quelle per i parcheggi gratuiti. In questo modo sembra che si sia quasi costretti a dover parcheggiare a piazza Bilotti. Allora dobbiamo capire se la convenzione che l’amministrazione sta proponendo ai cittadini sia conveniente. Ma allo stato non è chiaro se il cittadino abbia la possibilità di scegliere o se sarà costretto a pagare quella che si presenta come un’ennesima “tassa”. Noi avevamo messo un focus su vicenda piazza Bilotti da tempo. E non è normale che due commissioni non siano state in grado di produrre risultati».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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