CATANZARO «State sereni, entro Natale sarete pagati». Di più, con fare ottimista e scherzoso, raccontano i presenti, a dicembre scorso l’ex commissario di Azienda Calabria lavoro, Fortunato Varone, incoraggiava i laureati del Programma Stages, che da mesi non vedevano un centesimo: «Mangeremo il panettone insieme».
Non è cambiato nulla. Niente stipendio, nessuna formazione. Eppure dal 18 luglio i laureati del Programma Stages hanno firmato un contratto con la Regione Calabria, alla presenza dell’assessore al Lavoro Federica Roccisano, “Iniziativa Occupazione Giovani” per la realizzazione delle azioni di autoimpiego. Niente di esaltante, un contratto co.co.co. per 18 mesi con l’ente in house Azienda Calabria Lavoro, 1.100 euro lordi al mese, meno di 700 euro netti. Un contratto per avere il quale bisognava mantenere il requisito della disoccupazione, per cui chi aveva un’attività pregressa (per esempio in un call center) si è licenziato per accedere a un lavoro “migliore”.
I vincitori del progetto avrebbero dovuto essere inviati nei centri provinciali per l’impiego per supportare il personale di “Garanzia giovani”. In sostanza avrebbero dovuto partecipare a un progetto fondamentale per aiutare i giovani Neet calabresi (ragazzi che non studiano, non lavorano e non fanno formazione) ad “autoimpiegarsi”.
Sono passati sei mesi e mezzo dalla firma del contratto e tutto tace. La Regione Calabria fa registrare un altro caso di “lupara bianca” in tema di occupazione e retribuzione.
La questione si adombra ancora di più alla luce di un decreto del dipartimento “Sviluppo economico, lavoro, formazione e politiche sociali”, firmato lo scorso 21 dicembre proprio da Varone nel quale si stabiliva di trasferire la somma di un milione e 550mila euro in favore di Azienda Calabria lavoro «per l’affidamento della governance della misura 7.1 “Sostegno all’autoimpiego e auto imprenditorialità, attività di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start up di impresa”». Ma che fine abbiano fatto quei soldi che dovevano servire a pagare lo stipendio dei laureati del Programma Stages, al momento non è dato sapere.
NESSUNA FORMAZIONE PER I FORMATORI A ottobre 2016, con i contratti già in decorrenza, il lavoro non decollava perché i laureati del Programma Stage andavano formati, ma per fare formazione bisognava emanare un bando per individuare l’agenzia che li avrebbe dovuti preparare.
E nulla è cambiato nonostante le replica piccata agli articoli del Corriere della Calabria, come quella del due ottobre scorso, firmata dall’ex commissario straordinario di Azienda Calabria lavoro, Fortunato Varone, il quale affermava che «per poter iniziare l’attività lavorativa è necessario fare una formazione dedicata che sarà espletata entro il mese di ottobre». Dalle parole di Varone – nel frattempo sostituito alla guida dell’ente in house da Luigi Zinno – sono trascorsi tre mesi e nessuna formazione è mai stata espletata.
Nel frattempo, dinanzi all’inerzia della Regione, i laureati del Programma Stages, si sono mobilitati per proprio conto per far partire le attività. Hanno creato un programma formativo e stanno contattando i Neet per predisporre le 60 ore di formazione che ognuno di loro deve fare per accedere ai finanziamenti di auto imprenditorialità.
Alessia Truzzolillo
a.truzzollillo@corrierecal.it
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