COSENZA «Com’è noto l’iter procedimentale per la costituzione del Comune unico della Presila è giunto alla sua conclusione. Domenica 26 marzo si svolgerà il Referendum indetto dalla Regione per interpellare gli elettori di Trenta, Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Pedace e Serra Pedace sulla nascita e sul nome del nuovo Ente locale. Qualche giorno fa il Consiglio regionale si è espresso a favore dell’indizione del Referendum sulla proposta di costituzione del Comune unico della Sibaritide avanzata dai Consigli comunali di Rossano e Corigliano con la prospettiva non lontana di includere anche Cassano. Sono due pagine di buona politica». Lo afferma, in una nota, Piero Minutolo
presidente dell’associazione “Io partecipiamo” ed ex sindaco di Cosenza.
«In entrambi i casi le assemblee elettive e i sindaci – ha aggiunto – hanno saputo recepire le indicazioni delle associazioni e dei cittadini rivolte al superamento delle logiche campanilistiche e all’inaugurazione di una stagione più moderna e feconda della vita delle loro comunità.
Non abbiamo esitato, pertanto, a esprimere pubblicamente il nostro plauso alla classe dirigente di questi territori, così come abbiamo fatto a commento degli incontri di novembre tra i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero per la costituzione del Comune unico dell’area urbana di Cosenza. Sembrava, finalmente, dopo anni di dibattiti, ci si accingesse a passare dalle parole ai fatti.
Abbiamo dovuto invece registrare con rammarico che ai numerosi annunci e interviste non hanno fatto seguito le conseguenti decisioni amministrative. Nessun atto di impulso è stato approvato dai Consigli di Cosenza, Rende e Castrolibero per avviare concretamente il procedimento di fusione dei tre Comuni. Riteniamo doveroso, pertanto, rivolgere l’ennesimo appello affinchè si concretizzi al più presto l’idea del Comune unico seguendo l’esempio di Rossano-Corigliano e dei Comuni della Presila. A tal fine reiteriamo la nostra proposta di costituzione, entro 30 giorni, di una consulta rappresentativa delle tre assemblee elettive, dell’Unical, degli Ordini professionali, delle forze sociali e produttive, di movimenti e associazioni culturali e del volontariato con lo scopo di promuovere iniziative di coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini e di proporre ai Consigli comunali il contenuto dell’atto di indirizzo necessario per iniziare il procedimento di fusione ed il nome o una rosa di nomi del nuovo Comune da sottoporre successivamente a Referendum. Qualora si dovesse ritenere di non accoglierla vengano rese pubbliche almeno le strade alternative che si intendono percorrere e i tempi entro i quali i Consigli dei tre comuni saranno chiamati a deliberare. La classe politica locale deve, secondo noi, abbandonare la logica della gestione esclusiva dell’esistente per concentrarsi, coinvolgendo i cittadini, alla elaborazione di un disegno di governo del territorio e dei processi sociali, economici e dei servizi che si proietti oltre i campanili. L’area urbana cosentina non può continuare a restare immobile mentre gli altri corrono. Chi esercita funzioni di responsabilità deve convincersi che “Asfaltar no es gubernar”».
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