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Catanzaro, la coalizione Pd-Ncd-Psi cerca un "non politico"

CATANZARO Prende forma la coalizione ampia che potrebbe presentare a Catanzaro un candidato sindaco unitario e condiviso. Sigillato il patto tra Ncd e Pd grazie alla benedizione romana, è ancora la…

Pubblicato il: 01/02/2017 – 7:53
Catanzaro, la coalizione Pd-Ncd-Psi cerca un "non politico"

CATANZARO Prende forma la coalizione ampia che potrebbe presentare a Catanzaro un candidato sindaco unitario e condiviso. Sigillato il patto tra Ncd e Pd grazie alla benedizione romana, è ancora la Capitale a fare da teatro al secondo passo verso la costruzione dell’accordo elettorale. Due incontri hanno permesso di siglare la seconda intesa che di fatto apre la possibilità concreta di vedere una vasta coalizione a supporto di un progetto univoco. Il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno si è visto prima con Luigi Incarnato (depositario delle istanze del Psi), poi con Fabio Guerriero e Marco Di Lello, della corrente dem “Socialisti e democratici”. Risultato: l’accordo c’è ma la strada non è ancora conclusa.
La parola d’ordine, sin dall’inizio, era “unire”. E se fino qualche giorno fa tutto c’era, nel Pd, tranne che unità d’intenti, l’apertura nazionale ad Ncd ha permesso di ricomporre le posizioni discordanti, riportando nei ranghi chi aveva provato qualche fuga in avanti appoggiando candidati da imporre.
All’asse Pd-Ncd-Psi, a questo punto, con ogni probabilità si unirà anche “Fare per Catanzaro”, il movimento di Sergio Costanzo e Marziale Battaglia. L’ipotesi che il movimento del consigliere comunale e del vicepresidente della Provincia decida di andare alle urne da solo, magari proprio con Costanzo candidato sindaco, se mai è stata in campo, con la chiusura dell’accordo tra moderati perderebbe di ogni efficacia strategica e verrebbe meno, quindi, la sua utilità. Interessato alla vicenda anche l’Udc.
Definiti più o meno i contorni dell’alleanza, pian piano si delineano anche i tratti del portabandiera. La ricerca si sta concentrando su un profilo non politico, che dia al patto tra i partiti la connotazione di un’alleanza di programma e non di bandiera. La motivazione, forse meno nobile ma probabilmente anch’essa valida, è che nessuno tra i partiti principali sarebbe disposto a cedere il pennacchio della candidatura agli altri, per non rischiare di affrontare la competizione elettorale in posizione di inferiorità strategica. Questa è l’interpretazione che quindi si può dare alle parole di Sinibaldo Esposito, consigliere regionale Ncd e braccio destro del senatore Piero Aiello: «Il movimento “Catanzaro da Vivere”, in piena sintonia con altre forze moderate, ormai da tempo sta lavorando alla costruzione di un polo civico che sia alternativo all’attuale governo della città». Si noti, per l’appunto, la sottolineatura “polo civico” e la specifica “movimento Catanzaro da Vivere” e non Ncd.
Uomo o donna che sia, poi, il candidato sindaco dell’alleanza moderata dovrà quindi essere capace di catalizzare la stima (leggasi non ricevere alcun veto) di tutti i sostenitori politici: una missione non facile soprattutto perché le tante anime del Pd hanno più di un motivo per ostacolarsi reciprocamente.
Insomma: un o una professionista, non politico, capace e stimato. Pescare il jolly dal mazzo non sarà facile.
Chi continua la sua marcia di avvicinamento alla competizione elettorale è, intanto, Nicola Fiorita. Il professore dell’Unical ha praticamente rotto gli indugi e ha dato un nome al suo movimento: si chiama “Cambiavento” e si presenterà alla città il prossimo 4 febbraio, alle 18, alla Casa delle Culture. Bocce cucite sui temi specifici che saranno trattati e se arriverà l’ufficialità della candidatura a sindaco.
È invece sicuramente in campo la candidatura di Maurizio Mottola di Amato che al suo fianco avrà anche Flora Sculco.
Nel centrodestra, nonostante indiscrezioni più insistenti di altre riferiscano di qualche indecisione sul sostegno a Sergio Abramo da parte dell’ex consigliere regionale Claudio Parente e del suo “Officine per il Sud”, il sindaco uscente prosegue dissimulando sicurezza, tanto per la ricandidatura – su cui sussistono ormai pochi dubbi – e magari anche la rielezione. Al suo fianco, oltre a Forza Italia, anche il Nuovo Cdu e il movimento Obiettivo Comune.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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