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Dodici anni per “approvare” lo spoils system di Loiero

CATANZARO L’incarico di direttore generale esula («non solo sotto un profilo organizzativo, ma anche sotto un profilo funzionale») da quelli «rispetto ai quali non può operare un sistema di spoils …

Pubblicato il: 01/02/2017 – 18:01
Dodici anni per “approvare” lo spoils system di Loiero

CATANZARO L’incarico di direttore generale esula («non solo sotto un profilo organizzativo, ma anche sotto un profilo funzionale») da quelli «rispetto ai quali non può operare un sistema di spoils system». E lo fa a maggior ragione nel caso in cui il contratto richiami «la revoca di diritto del dirigente generale entro 60 giorni dall’insediamento dei nuovi organi regionali». Con queste motivazioni, la Cassazione ha ritenuto valido il licenziamento – avvenuto nel 2005 – di Gaetano Princi, ex manager della Regione Calabria nella causa intentata dai suoi eredi contro l’amministrazione (condannandoli al pagamento delle spese), confermando le ragioni sostenute nel giudizio dall’Avvocatura regionale.
«Lo spoils system – è questa la conclusione alla quale arrivano i giudici – è legittimo solo in relazione ai cosiddetti incarichi dirigenziali “apicali”, che non attengono a una semplice attività di gestione». Nel caso esaminato, «il dirigente generale della Regione (appartenente o meno al ruolo regionale della dirigenza), capo dipartimento: ha la funzione di coordinare e dirigere il dipartimento, assicurando l’unitarietà di azione e a tal fine assistere gli organi di direzione politica e predisporre ovvero verificare e controfirmare le proposte a cura del dipartimento relativamente agli atti di competenza degli organi stessi; ha il potere di organizzazione generale del dipartimento e di adozione degli atti conseguenti, secondo i principi stabiliti dalla legge regionale e le direttive impartite dagli organi di direzione politica».
Princi, manager molto noto anche per i suoi incarichi direttivi in seno all’Università della Calabria, era diventato dirigente generale del dipartimento Urbanistica nel 2002, con un decreto dell’allora presidente della giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti. Successivamente era stato nominato dg del dipartimento Cultura, Istruzione e Beni culturali, con la stipula di un contratto il 18 febbraio 2005. Contratto andato avanti per meno di tre mesi: dopo l’elezione di Agazio Loiero, infatti, la sua giunta aveva dichiarato decaduti tutti gli incarichi dirigenziali. Dopo una lunga battaglia giudiziaria, sia il Tribunale di Catanzaro che la Corte d’Appello avevano respinto le richieste risarcitorie del manager prima e dei suoi eredi poi. Il 31 gennaio la decisione degli ermellini ha chiuso la questione. A quasi dodici anni di distanza dalla revoca dell’incarico.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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