CATANZARO È stato siglato, dopo un lungo tira e molla, l’accordo relativo al Contratto integrativo di mobilità per il personale educativo, docente e Ata. Il contratto avrà validità per l’anno scolastico 2017/2018. Tra le novità di quest’anno per i docenti ci sarà “lo svincolo dall’obbligo di permanenza triennale nel proprio ambito o nella propria scuola”.
«Certamente – dichiara Adele Sammarro, segretario generale Confintesa Scuola – con questa nuova ipotesi di contratto, come previsto nella “Legge di Bilancio” per il 2017, si parla di una novità importante, ossia il passaggio di una parte dell’organico di fatto, in organico di diritto che comporterà una variazione dell’organico della scuola».
Quest’anno, la mobilità avrà una fase unica per ciascun grado di scuola, ciò permetterà a tutto il personale docente, compresi i neo assunti, di poter fare domanda. Il docente sarà libero di scegliere se fare o meno domanda solo su scuola o inserire anche gli ambiti. In questo modo, anche coloro che hanno adesso titolarità su ambito e incarico triennale, potranno ottenere titolarità su scuola e sarà possibile esprimere fino a 15 preferenze. Oltre agli ambiti, potranno essere indicate anche le scuole, per un massimo di 5.
A differenza di quanto avveniva in precedenza, per ogni istituzione scolastica sarà assegnato (per tutti gli ordini e gradi di scuola) un solo codice identificativo anche in presenza di indirizzi di studio diversi. «Tuttavia – prosegue il segretario di Confintesa Scuola – se da una parte è vero che con questo accordo sono state superate alcune difficoltà come quella del vincolo di permanenza triennale, restano insolute questioni come il non riconoscimento del servizio pre-ruolo per il computo del quinquennio svolto sul sostegno e la non valutazione del servizio svolto nelle scuole paritarie. Difatti, nel Ccni sulla mobilità del personale docente, si legge chiaramente che “il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile”, un vero controsenso, in quanto principio disapplicato da diversi giudici. Tutto questo va a cozzare con le numerose sentenze favorevoli vinte dai nostri legali nei vari tribunali. Insomma, un contratto che ancora una volta lede i diritti dei lavoratori e che, pertanto, sarà oggetto di impugnazioni da parte del giovane sindacato».
L’ipotesi di contratto appena siglata – dice la Sammarro – anche quest’anno evidenzia una enorme disparità di trattamento tra docenti titolari di scuola e di ambito. Infatti, i docenti che faranno domanda di mobilità potranno ottenere titolarità su scuola, mentre coloro che hanno incarico triennale ma non faranno domanda rimarranno con titolarità su ambito. E, poi, resta ancora aperta la questione della chiamata diretta, sulla quale emergono maggiori ambiguità, ancora, una volta, quindi, viene lasciata completa discrezionalità ai dirigenti scolastici. Altro nodo da sciogliere -conclude la sindacalista – è quello del rientro a casa di molti docenti calabresi, non sarà cosa facile per molti di loro. Tutto dipende dalla disponibilità dei posti. Sarà difficile avere un ampliamento degli organici, soprattutto in virtù degli ultimi dati. Si spera che almeno quest’anno le operazioni si concludano in tempo utile, così da evitare notevoli disagi alle scuole e al personale, come invece è accaduto ad inizio anno».
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