RENDE «La nostra Costituzione riconosce e garantisce il diritto allo studio. I Padri Costituenti, incastonandolo tra i primi articoli della Carta Fondamentale, hanno assegnato a tale diritto un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo e la crescita socio-culturale del Paese». È quanto ha affermato Domenico Tulino, presidente del Consiglio degli studenti Unical, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Calabria a cui partecipa, tra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «L’impegno delle istituzioni – ha continuato Tulino – deve essere finalizzato a garantire questo diritto, oggi purtroppo non riconosciuto adeguatamente. E occorre abolire definitivamente l’inaccettabile figura dello studente idoneo non beneficiario. Garantire il diritto allo studio, però, non vuol dire solo sostegno economico, ma significa anche mettere in campo politiche e pratiche virtuose capaci di rendere più facile ed accessibile ai giovani il mondo della formazione e del lavoro. Gli enti che sono chiamati a esercitare questa funzione debbono assicurare questo diritto, assecondando le aspettative delle famiglie che, nonostante le endemiche difficoltà economiche e sociali, vogliono dare la speranza di un futuro migliore ai propri figli». «In questo caso, purtroppo – ha proseguito Tulino – , è doveroso a denunciare per l’ennesima volta l’incapacità e l’inadeguatezza della governance del nostro Ateneo a gestire questo delicato compito. Una governance che in questi anni ha attuato una politica di gestione dettata da mere logiche di bilancio, con continui tagli ai servizi residenziali e il sistematico ricorso a cavilli burocratici che hanno danneggiato e penalizzato gli studenti. Una inaccettabile linea d’azione, che considera gli studenti alla stregua di freddi numeri da computare in funzione di logiche contabili».
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