RENDE «Mi corre l’obbligo evidenziare il lavoro svolto dal personale tecnico-amministrativo di questo Ateneo che, nonostante la costante e netta diminuzione numerica associata a un continuo aumento di compiti da svolgere, con conseguente aggravio dei carichi di lavoro, contribuisce quotidianamente al buon funzionamento di questa grande Istituzione e, pur nella consapevolezza delle risorse economiche limitate, si “auto-forma” sull’utilizzo, ad esempio, di nuove procedure lavorative supportando, quotidianamente, la ricerca e la didattica». È quanto ha affermato Paola Dodaro, rappresentante del personale tecnico-amministrativo dell’Unical, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Calabria a cui partecipa, tra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma fino a che punto sarà possibile e sostenibile tale situazione nell’attuale, farraginoso contesto normativo? «Mi riferisco – ha aggiunto Dodaro –, in particolare, al mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro e al pesante blocco del turn over. Ebbene, relativamente al mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, le retribuzioni del personale tecnico amministrativo del comparto Università – tra le più basse rispetto alla media di tutti i comparti del pubblico impiego – risultano ferme all’ultimo accordo con retribuzioni bloccate agli importi dell’anno 2009. Non è plausibile restare inermi dinnanzi a tale situazione. Occorre rinnovare i contratti alla loro scadenza per garantire e adeguare i salari al costo della vita e alle esigenze dei lavoratori».
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