ROMA Il governo non ha preso alcuna decisione ufficiale sulla nomina del presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro. Lo ha assicurato il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, che attraverso il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, ha fornito una risposta all’interrogazione presentata nei giorni scorsi da alcuni parlamentari calabresi del Pd, (primo firmatario Demetrio Battaglia e poi Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Sebastiano Barbanti, Ferdinando Aiello, Bruno Censore, Nicodemo Oliverio e Nico Stumpo), i quali – sulla scorta di alcune indiscrezioni giornalistiche che indicavano un’imminente investitura dell’avvocato Alberto Rossi – si erano rivolti al governo per esporre una serie di perplessità, legata tanto alla forma (la riforma del sistema portuale approvata durante la legislatura in corso prevede che la nomina nasca da un’intesa fra il ministro competente e presidenti di Regione) quanto nella sostanza («Rossi – scrivevano i parlamentari del Pd Calabria – è tuttora l’avvocato di Aponte, che in Mct detiene il 50 per cento delle quote societarie e garantisce con le sue navi quasi il 97 per cento dei volumi movimentati negli ultimi anni»).
Del Basso De Caro – ha ribadito il valore cogente dell’articolo 10 del decreto legislativo169 del 2016, nella parte in cui prevede che il presidente dell’Autorità portuale è nominato dal ministro alle Infrastrutture d’intesa con i presidenti delle Regioni interessate, per poi aggiungere: «Nel caso in esame – si legge nella risposta scritta all’interrogazione – informo che ad oggi alcuna proposta è stata sottoposta alle Regioni interessate per il rilascio della prescritta intesa. Si rassicura, in ogni caso – aggiungono dal ministero – che qualsiasi candidatura sarà adeguatamente valutata e verificata anche per i profili connessi all’inconferibilità ed incompatibilità ai sensi della normativa vigente».
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