VIBO VALENTIA Sono entrati in Camera di Consiglio i giudici del Tribunale collegiale chiamati a giudicare i 21 imputati del processo “Black Money” contro il clan Mancuso di Limbadi. Si arriverà dunque a sentenza nonostante una pronuncia della Cassazione che ha annullato con rinvio alla corte d’Appello di Catanzaro, una richiesta di ricusazione di due componenti il Collegio. Al riguardo, gli stessi sostengono di non aver ricevuto alcuna comunicazione formale del ricorso in Cassazione contro il rigetto della precedente richiesta di astensione e, inoltre, di non aver ricevuto alcuna comunicazione della successiva pronuncia della Cassazione in ordine alla ricusazione. Superata dunque questa fase è iniziata la camera di consiglio che potrebbe durare anche qualche giorno.
La pubblica accusa rappresentata dalla pm Marisa Manzini ha chiesto in totale 219 anni e 2 mesi totali di carcere per le 21 persone coinvolte nell’inchiesta ed accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, armi, evasione fiscale, esterovestizione. Nello specifico, le richieste per gli imputati sono: Giovanni Mancuso, 29 anni di reclusione; Agostino Papaianni, 28 anni e 6 mesi; Antonio Mancuso (cl. 1938), 27 anni; Pantaleone Mancuso, 26 anni e 6 mesi; Giuseppe Mancuso, 19 anni; Gaetano Muscia, 14 anni; Damian Fialek, 12 anni e 8 mesi; Leonardo Cuppari, 12 anni e 6 mesi; Antonino Castagna, 12 anni; Antonio Prestia, 7 anni; Antonio Velardo, 5 anni; Nicola Angelo Castagna, 3 anni; Filippo Mondella, 3 anni; Carmela Lo Preste, 3 anni; Giuseppe Papaianni, 3 anni; Raffaele Corigliano, 3 anni; Ottorino Ciccarelli, 3 anni; Alberto Caputo, 3 anni; Pantaleone Zoccali, 2 anni e 6 mesi; Carmina Mazzitelli, 2 anni e 6 mesi; Federico Francesco Buccafusca, assoluzione. Per otto di loro è stata avanzata anche la richiesta di ammende per un totale di 33mila euro.
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