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Inchiesta sull'acqua, Occhiuto e le colpe della Regione

COSENZA Il blitz dei carabinieri nei serbatoi gestiti dalla Sorical e negli uffici del Comune di Cosenza avvia un percorso di chiarezza. Nelle scorse settimane, mentre i cosentini si confrontavano …

Pubblicato il: 09/02/2017 – 14:37
Inchiesta sull'acqua, Occhiuto e le colpe della Regione

COSENZA Il blitz dei carabinieri nei serbatoi gestiti dalla Sorical e negli uffici del Comune di Cosenza avvia un percorso di chiarezza. Nelle scorse settimane, mentre i cosentini si confrontavano – in alcune aree della città – con i rubinetti a secco, Mario Occhiuto e Luigi Incarnato (se preferite tra Palazzo dei Bruzi e Sorical) hanno ingaggiato una durissima battaglia a colpi di comunicati stampa. Semplificando: il primo accusa la Regione (attraverso la società che gestisce l’acqua) di complottare contro Cosenza “tagliando” le forniture d’acqua e procrastinando interventi urgenti, il secondo dice che sono tutte bugie e che a provocare i disservizi è il Comune, con la sua inefficienza. Segue rissa (per lo meno mediatica). L’intervento della Procura nasce dalle segnalazioni dei cittadini ed è chiamato a fare ordine nel caos. Sia per quanto riguarda la quantità dell’acqua che rispetto alla sua qualità.
Intanto, però, i blitz sono lo spunto – colto finora da Occhiuto – per ribadire alcune questioni e aggiungerne una nuova. Il sindaco spiga, infatti, che la sua amministrazione ha svolto una serie di interventi al posto della Regione, che «non è riuscita neanche a iniziare i lavori perdendo i finanziamenti del Por 2017/2013». E segnala il rischio che «tali interventi di ricerca e riparazione perdite vengano pagati due volte con risorse pubbliche».
L’amministrazione comunale, tra l’altro, precisa «che gli uffici preposti hanno naturalmente fornito massima collaborazione e che tale operazione è simultanea all’azione propulsiva indirizzata da tempo dal sindaco Mario Occhiuto a risolvere le problematiche sulla mancanza d’acqua in città». «Si tiene a ricordare – si legge in una nota – che l’esecutivo Occhiuto ha sempre manifestato massima attenzione al problema atavico della carenza idrica sul territorio e si e pertanto attivato su più fronti. Contestualmente alle note ordinanze e ai numerosi solleciti che riguardano le competenze sul servizio della medesima Sorical, l’amministrazione Occhiuto è la prima Amministrazione che dal 2011 in poi ha messo mano a una rete idrica “colabrodo”, con interventi di nuove costruzioni di una parte consistente di rete nella zona più sofferente a ovest della città, allacciando così un quinto degli utenti».
«Successivamente – spiega ancora il comunicato stampa –, la Regione Calabria ha preteso di firmare un accordo di programma per cui la stessa Regione si sarebbe dovuta occupare della ricerca e riparazione delle perdite nelle reti idriche della città di Cosenza, così come nelle altre città capoluogo. Giova ricordare che era quindi la Regione a dover realizzare gli interventi e non il Comune, appunto, ma non è riuscita neanche a iniziare i lavori perdendo i finanziamenti del Por 2017/2013. L’amministrazione Occhiuto ha continuato in ogni caso le ordinarie attività di ricerca perdite e la loro conseguente riparazione intercettandone in media 250 l’anno. Il rischio è che tali interventi di ricerca e riparazione perdite vengano pagati due volte con risorse pubbliche».
L’obiettivo principale del Comune, secondo quanto comunica l’ufficio del portavoce del sindaco Occhiuto, è quello «di garantire il fabbisogno d’acqua giornaliero ai cittadini, senza sprechi. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha ripetutamente richiesto alla Sorical una portata che non sia media e complessiva di un periodo (come Sorical vorrebbe), bensì, secondo il verbale sottoscritto, una portata minima giornaliera, che soddisfi le esigenze dei cittadini per l’igiene e la salute pubblica, considerando anche la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di istituti scolastici. Finora, però, come più volte denunciato pure a mezzo stampa, l’amministrazione comunale non ha ottenuto dati precisi sulla portata minima quotidiana (in pratica: non serve fornire più acqua in determinanti giorni, perché questa potrebbe andare sprecata)».
«Non si può evitare di ribadire – chiosa la nota – che in alcune fasi le notevoli criticità relative alla carenza idrica dipendono dalla drastica riduzione di fornitura della Sorical che, com’è noto, avviene non solo nella città di Cosenza ma anche in altri Comuni serviti dalla stessa società. L’attività di approfondimento che oggi è stata attuata dalle forze dell’ordine per meglio chiarire eventuali responsabilità, è dunque accolta con grande fiducia e apprezzamento».

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