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Sanità, un nuovo “soldato” per il governatore

CATANZARO Nemmeno il tempo di metabolizzare la sconfitta elettorale che già per Pino Varacalli si aprono nuovi scenari professionali alla Cittadella regionale. Di chi stiamo parlando? Dell’ex primo…

Pubblicato il: 09/02/2017 – 15:06
Sanità, un nuovo “soldato” per il governatore

CATANZARO Nemmeno il tempo di metabolizzare la sconfitta elettorale che già per Pino Varacalli si aprono nuovi scenari professionali alla Cittadella regionale. Di chi stiamo parlando? Dell’ex primo cittadino di Gerace, sconfitto alle ultime consultazioni del giugno 2016, ed ex presidente della Conferenza dei sindaci per la Sanità in provincia di Reggio Calabria. Poco male, perché l’amministrazione Oliverio ha pensato bene di affidargli un altro incarico, in una struttura dalle funzioni ancora ignote e che sembra pensata apposta per lui. Varacalli, che è un dipendente della Regione, è infatti diventato un componente della «struttura assimilata alla struttura ausiliaria Supporto alle funzioni amministrative in materia sanitaria». Tante parole per dire una cosa sola: l’ex sindaco è ora il braccio destro del braccio destro del governatore Oliverio in materia sanitaria, Franco Pacenza.
Due ruoli, quello di Pacenza prima e di Varacalli ora, ideati da Oliverio forse nel tentativo di creare strutture parallele a quella dei commissari alla Sanità inviati dal governo, Massimo Scura e Andrea Urbani.
Di cosa si occuperà in particolare Varacalli non è dato sapere. Nel decreto di nomina, firmato dal dirigente regionale Sergio Tassone, non vengono specificate mansioni o incarichi precisi. Anche il compenso rimane un mistero. Nel provvedimento viene chiarito soltanto che «il settore Gestione economica del personale provvederà ai successivi atti di competenza inerenti il trattamento economico spettante e la relativa copertura finanziaria nonché l’impegno di spesa». Alla faccia della trasparenza.

LA LOTTA Si può dire con certezza, però, che d’ora in poi Oliverio potrà schierare un soldato in più nella sua lotta quotidiana contro Scura e Urbani. Che, nonostante l’eliminazione della incompatibilità tra le figure di governatore e commissario – sancita dall’ultima Finanziaria –, rimarranno al loro posto per volontà del ministro Lorenzin e con buona pace dello stesso Oliverio.
Il governatore, tuttavia, non è tipo da mollare la presa. Chi ha avuto modo di parlargli in questi giorni assicura che stia lavorando alla fondazione di un proprio movimento politico, sulla scorta di quanto stanno facendo De Luca in Campania ed Emiliano in Puglia. Una sorta di smarcamento dalle beghe del Pd e al tempo stesso una ritorsione al governo Gentiloni-Renzi per la mancata nomina a commissario.
Sul fronte sanitario, in più, ecco la strategia che punta alla duplicazione degli uffici commissariali, come il caso Varacalli sembra suggerire.
L’ultimo precedente risale a poche settimane fa, quando Oliverio rinomina – tramite il dg del dipartimento Saluta Riccardo Fatarella – Giorgio Piraino a capo (è il “reggente”) del settore Sanità veterinaria. Il punto è che il ministero, per mezzo dei commissari, aveva già annullato la prima designazione del dirigente (avvenuta la scorsa estate), perché in quell’ambito opera già una task force, gestita dagli stessi Scura e Urbani, e dunque «si verificherebbe una duplicazione del ruolo e responsabilità di vertice e dunque gravissima incertezza e conflittualità organizzativa circa l’attribuzione dei compiti e dei poteri di intervento, nonché l’inevitabile vanificazione dell’importante percorso di rientro alla normalità ed efficacia operativa, avviato nel 2011».
Osservazioni poi ignorate dal governatore, che adesso ha un altro alleato in un ufficio che, forse, non esiste.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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