COSENZA «Tante forse troppe sono state le dichiarazioni che in maniera bipartisan si sono rincorse durante questi ultimi anni su metroleggera e nuovo ospedale, due opere che cambierebbero anzi cambieranno il volto della città e perché no dell’intera nostra provincia visto che saranno opere ricadenti nella città di Cosenza ma fruibili e al servizio di tutti i comuni della più grande area provinciale d’Italia che è la nostra». Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale del Pd Marco Ambrogio.
«L’idea che aleggia però tra i cittadini – aggiunge – è che la politica continui a litigare perdendo di vista proprio l’interesse collettivo, le abitudini, gli usi e le consuetudini degli utenti stessi che il più delle volte assistono impassibili alle scelte della politica finendo per pagarne le conseguenze. Il tutto per rimanere legati a proprie convinzioni, propri schemi e congetture (per carità giuste o sbagliate che siano) senza poter rivedere scelte iniziali per la paura di essere giudicati deboli. E proprio perché queste due grandi infrastrutture, una legata alla mobilità e l’altra legata alla salute, muteranno la città sotto il profilo urbanistico ma anche sociale, con quello che ne conseguirà in bene o in male per i cittadini, è necessario che si attui un coinvolgimento dal basso, dunque è giusto che si parta proprio dalla città. Dunque per tali ragioni chiederemo nei prossimi giorni al sindaco Occhiuto la convocazione di due consigli comunali aperti alla città, ai quali far partecipare le forze politiche e istituzionali ad ogni livello (Comune, Provincia e Regione) insieme ai tecnici per far capire proprio ai cittadini come la stessa muterà e soprattutto per pianificare i processi, tutti alla luce del sole e non come spesso accade nel chiuso di una stanza. Insieme sceglieremo se l’ospedale sarà meglio costruirlo a Vaglio Lise o se lasciarlo lì ammodernando e ingrandendo quello attuale, così come per la metro, costruirla o non costruirla, tracciato vecchio o tracciato nuovo, ma finalmente coinvolgendo la città che potrà una volta per tutte iniziare a capirci».
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