CATANZARO Dopo il click day annullato a gennaio (quello per il bando “Macchinari e impianti” avviato con i fondi del Por) ne arrivano tre nel giro di poche settimane. Il primo è il recupero della procedura cancellata, che tanto aveva fatto discutere politica e impresa a gennaio. La comunicazione è stata pubblicata nelle scorse ore sul portale che racconta i progetti legati ai fondi comunitari: dopo l’annullamento del bando «è ammessa la partecipazione di tutti i soggetti interessati, ivi compresi le imprese e i professionisti che non hanno inviato in precedenza la relativa domanda. Il termine di apertura dello sportello telematico per l’invio delle domande è fissato nel giorno 28 Febbraio 2017 alle 10». Nuova data da cerchiare in rosso per il mondo calabrese dell’impresa. E anche per la politica, che non aveva lesinato esternazioni in seguito al flop del primo tentativo. Resta tutto invariato, dalla dotazione finanziaria (10 milioni di euro) alle spese ammissibili, fino al contributo massimo erogabile (200mila euro, fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili).
Sarà variata – perché era ciò che aveva dato luogo ai problemi esplosi a gennaio – la piattaforma informatica per il caricamento dei dati. E c’è da augurarselo, visto il primo insuccesso, perché i bandi a sportello previsti sono in tutto tre (chi arriva prima ha più probabilità di essere ammesso, ferma restando l’adeguatezza del progetto presentato).
Per quello sull’internazionalizzazione, la piattaforma digitale è aperta dalla mattina del 10 febbraio. È l’avvio della procedura telematica di partecipazione. Lo scopo dell’intervento – lo spiega il portale Calabria Europa – «è di incrementare e qualificare la quota di esportazione dei prodotti e dei servizi delle imprese regionali sui mercati esteri, favorendo l’apertura del sistema produttivo calabrese». La dotazione finanziaria è di 3,5 milioni di euro, e il contributo erogabile è fissato per un importo massimo di 200 mila euro per progetti promossi da consorzi e di 100 mila euro per le singole piccole e medie imprese (l’intensità massima dei costi ammissibili è sempre pari al 70%). Si parte con i click alle 10 del 2 marzo. Riscaldate le dita.
Terzo bando a sportello (ma è in realtà il primo in ordine di tempo): il Bando Ict. Qui le procedure erano partite, si sono bloccate (dopo i problemi nel primo click day) e sono state riavviate a fine gennaio. Il via alle domande è previsto per il 21 febbraio dalle 10. I progetti più veloci (e adeguati) si spartiranno 7 milioni di euro (l’importo massimo, come per il bando Internazionalizzazione, è di 200 mila euro per i consorzi e 100 mila per le singole imprese).
LA PRESELEZIONE ALL’UNICAL Non ci sono soltanto i “click day” nell’orizzonte temporale del Por 2014-2020. Tra le procedure più attese c’è quella indirizzata a “Ricerca e Sviluppo”. Una torta da 15 milioni di euro che non sarà suddivisa tra i più rapidi di indice. Il bando è a valutazione e prevede di “accogliere” progetti presentati dalle aziende in collaborazione con strutture che si dedicano alla ricerca. E qui sta il punto, che genera un certo brusio tra i potenziali partecipanti. Molti – sia per la qualità della ricerca svolta che la vicinanza geografica – hanno pensato di rivolgersi all’Università della Calabria. E l’Unical ha pensato di introdurre una sorta di preselezione che a molti non è andata giù: per ottenere la partecipazione delle strutture dell’ateneo è necessario fornire l’ultimo bilancio e il Durc. Poi sarà l’ateneo a valutare i progetti ammissibili con un passaggio in consiglio d’amministrazione. Un metodo che rientra nell’autonomia di giudizio dell’università, ma ha creato qualche mal di pancia tra imprenditori e progettisti. (ppp)
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