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'Ndrangheta, sequestro di beni del valore di un milione e mezzo di euro

REGGIO CALABRIA I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di decreto di sequestro preventivo e successiva integrazione emessi…

Pubblicato il: 12/02/2017 – 11:37
'Ndrangheta, sequestro di beni del valore di un milione e mezzo di euro

REGGIO CALABRIA I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di decreto di sequestro preventivo e successiva integrazione emessi dal Tribunale di Reggio, ha proceduto al sequestro preventivo dell’impresa edile denominata “Calabrese Antonio” di Antonio Calabrese, con sede in Villa San Giovanni nonché del relativo patrimonio aziendale (crediti, quote societarie, articoli risultanti dall’inventario, beni strumentali, denominazione aziendale, avviamento, conti correnti, autorizzazioni all’esercizio dell’attività commerciale concesse dalle Autorità competenti). Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa un mlione e mezzo di euro. 
Il sequestro dei beni scaturisce da ulteriore attività investigativa svolta a seguito dell’operazioni denominate “Sansone” eseguite dal Ros e dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria nei confronti 28 persone contigue all’organizzazione della ‘ndrangheta appartenenti alla cosca Condello, Buda-Imerti, Zito-Bertuca e Garofalo, clan attivi a Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Fiumara di Muro e con diramazioni in tutto il territorio nazionale ed estero. 
In tale contesto lo scorso fu sottoposta a sequestro preventivo in via d’urgenza l’impresa edile di Pasquale Calabrese, indagato con Domenico Condello più altri. Secondo l’accusa, «l’impresa mafiosa era strumentalizzata per l’infiltrazione della cosca Bertuca nel settore delle attività economiche del comprensorio di Villa San Giovanni, anche in particolare per l’acquisizione di informazioni tecniche utili e necessarie alla perpetrazione di vicende estorsive nel mercato di riferimento».
«Atteso che – scrivono i carabinieri – nei primi atti di gestione degli amministratori giudiziari, nominati nella procedura, sono emersi profili di evidente commistione tra la ditta e quella di Antonio Calabrese, in quanto vengono utilizzati gli stessi siti di ricovero mezzi e materiali edili su terreni di proprietà dei fratelli Calabrese Pasquale e Antonio, che numerosi appalti vengono eseguiti dalle suddette imprese edili su immobili di proprietà comune ed indivisa e quant’altro in comune, quindi con accertata riconducibilità delle due imprese in un unico centro direzionale ed imprenditoriale con evidente commistione di interessi, strategie operative e patrimonio aziendale e che quindi l’impresa Calabrese Antonio rientra nel patrimonio aziendale di Calabrese Pasquale, quest’ultima strumento utilizzato e destinato a commettere il delitto traendo linfa dalle illecite cointestazioni tra uno dei titolari e la cosca di ‘ndrangheta egemone sul territorio, i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, procedevano al sequestro dell’impresa di Antonio Calabrese per la costruzione di edifici residenziali e non residenziali e altro». Il valore stimato di circa 800mila e relativo patrimonio aziendale costituito da i seguenti beni strumentali: 7 veicoli per un valore totale di euro 250.000; 14 mezzi di cantiere per un valore totale di euro 350.000,00; 5 prodotti finanziari (conti correnti, polizze ecc.) del valore di euro 100.000. Il tutto per un valore complessivo stimato in euro 1.500.000 circa (un milionecinquecento mila).

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