La Regione rivuole i soldi di Zoccali

CATANZARO Incassata la sentenza (favorevole) della Corte d’appello, adesso per la Regione Calabria si apre un’altra partita: recuperare le somme già erogate all’ex dg Franco Zoccali. Già, perché al braccio destro di Peppe Scopelliti, lo scorso 21 novembre, sono stati liquidati oltre 377 mila euro. E ciò perché in primo grado la Regione era stata condannata per aver mandato via, prima della scadenza del contratto, l’ex direttore generale della presidenza della giunta. Al manager, infatti, era stato dato il benservito subito dopo l’approdo di Mario Oliverio alla Cittadella.
Quella decisione aveva comportato la condanna della Regione al pagamento delle spettanze dovute al dirigente e storico collaboratore dell’ex governatore perché lo spoils system adottato dalla giunta Oliverio era stato ritenuto illegittimo. Il cambio di rotta è arrivato nei giorni scorsi, con la sentenza della Corte d’appello che ha liquidato come regolare il comportamento assunto dalla Regione. A questa sentenza, se ne aggiunge una della Corte di Cassazione – che risale al 31 gennaio scorso –, destinata a fare giurisprudenza, che ha risolto definitivamente il dilemma sulla legittimità del cambio di dirigenti ogni qualvolta cambia il colore della maggioranza.


IL RECUPERO SOMME Franco Zoccali, un passato da city manager in riva allo Stretto, negli anni più in voga del “Modello Reggio”, dovrà adesso restituire la montagna di denaro ricevuta a novembre. È probabile che nei prossimi giorni dalla Cittadella parta una richiesta ufficiale in tal senso. D’altronde la legge prevede che l’amministrazione possa richiedere la restituzione del denaro elargito nel caso di un eventuale giudizio favorevole al ricorrente.


GLI ALTRI MANAGER La vicenda Zoccali riguarda da vicino anche altri ex direttori generali della legislatura targata Scopelliti. È il caso di Umberto Nucara, già responsabile del dipartimento Personale, che ha vinto una prima causa davanti al giudice del lavoro e si è visto riconoscere, sempre per un licenziamento ritenuto illegittimo, un indennizzo di circa 300 mila euro. È andata male, invece, a un altro big della burocrazia come Saverio Putortì, ex direttore generale del dipartimento Urbanistica, che si è visto respingere il ricorso presentato contro il suo allontanamento. La sentenza della Corte d’appello su Zoccali è probabile che abbia spento definitivamente ogni suo desiderio di rivalsa.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it