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Vitalizio, Giudiceandrea: «Stop fino a quando non ci sarà chiarezza»

REGGIO CALABRIA «In merito all’articolo apparso oggi sul Corriere della Calabria, a firma del pure ottimo Pietro Bellantoni, al fine di chiarire un aspetto fondamentale, reso increscioso dal tenore…

Pubblicato il: 13/02/2017 – 13:54
Vitalizio, Giudiceandrea: «Stop fino a quando non ci sarà chiarezza»

REGGIO CALABRIA «In merito all’articolo apparso oggi sul Corriere della Calabria, a firma del pure ottimo Pietro Bellantoni, al fine di chiarire un aspetto fondamentale, reso increscioso dal tenore del “pezzo”, ma destituito di ogni fondamento. Ed invero nessun vitalizio verrà riconosciuto ai consiglieri regionali mediante la norma di prossima approvazione, con la quale si è semplicemente voluto porre rimedio ad un’illegittimità conclamata: il mancato versamento da parte dei consiglieri regionali dei contributi per il trattamento pensionistico. Ciò ha comportato, ad esempio, che per due anni a me ed a tutti gli altri 29 consiglieri regionali, pur pagando ogni altra imposta e trattenuta, non venisse detratta dallo stipendio base la quota finalizzata al trattamento pensionistico». Lo afferma in una nota il capogruppo dei Democratici Progressisti in consiglio regionale Giuseppe Giudiceandrea.
«Se da un lato dunque – prosegue Giudiceandrea – non avremmo avuto il riconoscimento del lavoro svolto a fini pensionistici al raggiungimento dell’età prevista dalla legge, dall’altro (cosa di gran lunga più importante e grave) i consiglieri regionali calabresi (unici in Italia) non stavano contribuendo in nessun modo al pagamento delle pensioni degli anziani (ivi compresi i congiunti del sempre ottimo Bellantoni) che oggi percepiscono il trattamento pensionistico. È su questo che interviene la legge di recente proposta, altro che vitalizi, cui siamo religiosamente contrari per formazione culturale ed appartenenza politica. È importante specificare – dunque – che il sistema pensionistico italiano prevede che i contributi versati dai lavoratori servano per pagare le pensioni di chi in quiescenza è andato in precedenza ed usufruisce oggi della pensione. «Ed allora si rassicurino i calabresi – conclude il capogruppo di Dp -, sul fatto che nessuno ha neppure la più lontana intenzione di riassegnare a sé o ad altri  i vitalizi, ma reperendo le risorse non da bilancio ma dai nostri stipendi, poter contribuire al sistema pensionistico nazionale come previsto ed imposto dalla legge.  In ogni caso, al fine di chiarire ogni dubbio sulla vicenda, chiederò che sia sospesa la discussione del provvedimento in Consiglio finché non sia chiaro a tutti che non c’era e non c’è intenzione di alcuno di ricreare l’istituto odioso dei vitalizi»

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