CATANZARO Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari a Pasqualino Ruberto, ex presidente della Fondazione Calabria etica, e Vincenzo Caserta, ex direttore generale del dipartimento Politiche sociali della Regione. I due erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Robin Hood” della Dda di Catanzaro e sono accusati di aver distratto soldi destinati al Fondo di Coesione (un progetto affidato dalla Regione a Calabria etica). L’ex assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno, arrestato il 2 febbraio scorso, non ha ancora prodotto istanza di riesame. Ruberto è difeso dall’avvocato Mario Murone, Caserta dagli avvocati Francesco Iacopino e Giancarlo Pittelli.
Per raggiungere i suoi fini – secondo l’accusa – Salerno impose la nomina di un Comitato di gestione che si occupasse dell’istruttoria delle domande. L’esternalizzazione era funzionale a favorire soggetti vicini a Salerno, scelti contravvenendo alle regole dell’evidenza pubblica.
Le indagini bancarie condotte dalla Guardia di finanza hanno svelato l’esistenza di un accordo corruttivo in virtù del quale Salerno, in cambio di oltre 200mila euro, avrebbe affidato il servizio alla società Cooperfin, il cui amministratore delegato è Ortensio Marano, secondo la Dda altro contraente del pactum sceleris.
Salerno, per mettere i suoi progetti al riparo da interventi esterni, avrebbe poi costretto un dirigente recalcitrante (Bruno Calvetta, ndr) a rinunciare all’idea di affidare la gestione del servizio a Fincalabra. Le carte del progetto sarebbero così finite in mano a Caserta, che – sempre secondo l’accusa – violando i fini statutari della Fondazione Calabria Etica (Fce), le ha affidato la gestione dello strumento di ingegneria finanziaria. Terzo tassello di un mosaico più vasto sarebbe stata la fondazione guidata da Ruberto, che, nel giro di pochi giorni ha bandito una nuova manifestazione di interessi (in luogo dell’indizione di una gara di livello comunitario) aggiudicando la gestione del Fondo a Cooperfin.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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