Gentile direttore,
a pochi mesi dalle scadenze elettorali, da semplice cittadino, ancor prima che da appassionato osservatore della politica locale, credo sia giusto riflettere e immaginare il futuro prossimo della nostra città. Infatti ai tempi della politica trasformata in dibattiti social ovvero attraverso conferenze stampa di accozzaglie, ciò che davvero conta e di cui pochi o nessuno ne discute (ahimè!) è lo sviluppo di idee programmatiche per il nostro territorio. Questo è quanto mai necessario anche alla luce della richiesta di partecipazione attiva dei diversi stakeholders e portatori di interesse presenti, primi, fra tutti, i cittadini. La situazione di perpetuo mutamento dei comuni italiani e nello specifico calabresi, sottoposti a continue riforme da parte del legislatore nazionale, rende, di fatto, improcrastinabile l’intervento e il coordinamento delle migliori intellighenzie politiche del paese.
Semplici e immediatamente attuabili sono le linee guida che, secondo il mio modesto parere, il futuro primo cittadino di Paola dovrà adottare: innanzitutto il coinvolgimento attivo dei cittadini; quest’ultimi non dovranno più ricoprire, come oggi accade, la funzione passiva di semplici elettori ma essere parte integrante del progetto politico in cui, grazie alle proprie esperienze e competenze, rappresentare il valore aggiunto dell’azione amministrativa. Solo così il Comune, Casa ideale di tutti i cittadini, diventerà quella stanza di vetro sinonimo di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione. Importante, in tal senso, sarà l’operato della burocrazia comunale; composta per lo più da veri “servitori dello Stato”, costretti spesso e volentieri a operare in condizioni di difficoltà, abbandonati a se stessi, per difetto di formazione continua e fiducia, dovrà essere guidata verso una complessiva riorganizzazione, funzionale a renderla più snella ed efficiente. Ciò spetterà alla politica, a quella preparata e carismatica, capace di risvegliare l’importante senso di appartenenza, capace di creare, per dirla in gergo sportivo, una squadra vincente.
Impulso dovrà essere dato alle nuove attività economiche: il futuro sindaco si farà portavoce e attuatore delle istanze di riduzione dei costi di start up di nuove iniziative imprenditoriali; infatti il privato e l’amministrazione comunale dovranno collaborare e impegnarsi nel fare ognuno la propria parte, ovvero riduzione dei costi di affitto dei locali adibiti ad iniziative commerciali e diminuzione della pressione fiscale, nei limiti stabiliti dalla legge, alle attività commerciali, soprattutto nei primi anni di avvio. Previsione di un regime fiscale agevolato da estendere anche a quelle preesistenti.
Fondamentale sarà la riduzione della pressione tributaria, divenuta insostenibile, per tutte le fasce della popolazione. Tale operazione sarà possibile a patto che l’amministrazione comunale avrà la capacità e la forza politica di accertare tutto l’evaso e l’eluso, riscuotendo ciò che si deve e bandendo i residui dal bilancio comunale. Soluzione a questo potrà essere, inoltre, la gestione pubblica del servizio idrico e la generazione di reddito derivante dal patrimonio reso funzionale.
In ultimo, non per importanza, avrà un rilevante ruolo il settore dei servizi sociali (in questa direzione alcune cose positive sono state fatte) che, con il supporto e l’encomiabile attività delle associazioni cittadine, dovrà eliminare le situazioni di squilibrio economico-sociale presenti e, rendere esigibili quei diritti sociali sanciti e difesi dalla Carta costituzionale.
*specializzando Pa
x
x