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Il "no" di Crisci alla facoltà di Medicina all'Unical – VIDEO

LAMEZIA TERME «La fuga dei cervelli è un problema, l’offerta di lavoro è scarsa purtroppo in Calabria». Lo ha detto il rettore dell’Unical Gino Crisci nel corso della nuova puntata di Hashtag che a…

Pubblicato il: 22/02/2017 – 14:15
Il "no" di Crisci alla facoltà di Medicina all'Unical – VIDEO

LAMEZIA TERME «La fuga dei cervelli è un problema, l’offerta di lavoro è scarsa purtroppo in Calabria». Lo ha detto il rettore dell’Unical Gino Crisci nel corso della nuova puntata di Hashtag che andrà in onda questa sera alle 21 su Rtc (canale 17 del digitale terrestre). «Quando sono arrivato – ha rilevato il Magnifico di Arcavacata nel colloquio registrato negli studi di Newsandcom – ho trovato una situazione compromessa. Ci siamo messi al lavoro per recuperare il tempo perduto».
Crisci non ha evitato il riferimento al rapporto tra università e mondo politico. Il direttore del Corriere della Calabria Paolo Pollichieni ha ricordato che all’Unical è stato raggiunto il punto massimo di commistione tra politica e accademia, visto che l’ex rettore Giovanni Latorre si è candidato alla primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione (nella convention che scelse Agazio Loiero). Anche Crisci, di recente ha optato per una scelta di campo netta: «Mi sono schierato al referendum perché lo ritenevo giusto. Un costituzionalista di rango come il prof Silvio Gambino era per il No? Mi ha stupito questa sua posizione».
Spazio poi all’ipotesi di istituire una facoltà di Medicina anche a Cosenza: «Non si apre neanche il dibattito sulla possibilità di avere una facoltà all’Unical, anche perché il ministero ha chiarito che non ce ne saranno di nuove, non a Cosenza ma in Italia. Abbiamo molti docenti nel settore medico e abbiamo ottenuto un accordo con l’università di Catanzaro che ci metterà nelle condizioni di aprire le lauree di corollario. Questo perché finalmente il rapporto tra i tre atenei calabresi è buono. Catanzaro – spiega il rettore – non ha docenti a sufficienza per attivare questi corsi di laurea. Bene, lo facciamo noi; ma in accordo con la “Magna Graecia”, non contro la “Magna Graecia”». E poi «non si risolvono i problemi della sanità nel Cosentino aprendo una facoltà di Medicina. Serve un nuovo ospedale serio e moderno con il quale l’università interagirà».