CROTONE La Procura generale presso la Corte di Appello di Catanzaro ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti di Antonio Musacchio e Annibale Barilari, portati in carcere alla luce di una condanna divenuta definitiva per una rapina commessa a Crotone il 16 giugno del 2012 ai danni di un grossista di gioielli.
All’epoca gli agenti della locale Squadra Mobile intervenuti sul posto appuravano che verso le ore 8,45, due persone con indosso delle divise della Guardia di Finanza, simulando un controllo amministrativo, entravano all’interno dell’esercizio commerciale situato in corso Mazzini armati di pistole. Dopo aver minacciato le persone presenti e dopo aver colpito violentemente il titolare alla testa con il calcio della pistola, si impossessavano di un’ingente quantitativo di preziosi, dandosi a precipitosa fuga con la refurtiva a bordo di un’auto Fiat grande Punto, guidata da un complice che li attendeva in una via limitrofa al negozio. Le immediate attività investigative svolte, facevano emergere che l’autovettura era in uso a Musacchio, residente a Cotronei, il quale veniva rintracciato qualche ora dopo presso l’abitazione di una sua conoscente. Sulla scorta degli ulteriori elementi di indagine raccolti, Musacchio veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto, poiché ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata in concorso. Venivano altresì individuati gli autori materiali della rapina, Gheorghe Geanca, e Mihai Ciovica che, travestiti da finanzieri, oltre a perpetrare la rapina avevano ridotto in fin di vita il gioielliere. Il loro coinvolgimento veniva dimostrato anche da importanti spunti investigativi raccolti nella città di Massafra, in provincia di Taranto. Il gip emetteva quindi a loro carico un mandato di arresto europeo, atteso che risultavano detenuti nel loro paese per altri reati. Il provvedimento compendiava le risultanze investigative raccolte dalla Squadra Mobile fino a quel momento nel corso di un’indagine durata diversi mesi, dalla quale erano emersi gravi ed univoci indizi di reità a carico dei predetti cittadini rumeni. Ma il prosieguo delle investigazioni portava alla luce un altro aspetto importantissimo: la rapina era stata organizzata dalle compagini criminali crotonesi, e veniva anche accertato il ruolo avuto nel grave fatto criminale da ognuno degli indagati. Tra di essi gli stessi Musacchio e Barilari, quest’ultimo in qualità di organizzatore della rapina. Tutte le nuove risultanze investigative hanno consentito all’Autorità giudiziaria di richiedere a loro carico una nuova misura cautelare in carcere, emessa in data 11 giugno 2013 dal gip competente ed eseguita da personale della Squadra Mobile.
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