Università, la “Magna Graecia” guadagna 4 milioni grazie alla ricerca

CATANZARO L’Anvur, l’Agenzia del ministero dell’Università e della Ricerca, ha divulgato nei giorni scorsi i dati sulla valutazione delle università italiane relativi alla qualità della ricerca scientifica.
L’Università di Catanzaro è la prima del Sud per la qualità delle pubblicazioni scientifiche valutate e, grazie a questo brillante risultato, il ministero ha assegnato un premio in termini di finanziamento pari a più di 4 milioni di euro, in termini percentuali il maggior incremento in Italia.
Nella classifica stilata per i singoli settori scientifici si sono distinti, ottenendo la palma di primi classificati, i chimici diretti da Stefano Alcaro e quelli diretti da Massimo Fresta, i nutrizionisti diretti da Arturo Pujia e i filosofi del diritto guidati da Alberto Scerbo.
Sul podio anche i fisici, gli oncologi, gli endocrinologi, gli igienisti, i medici legali, i medici internisti ed i cardiologi.
A distinguersi, nella classifica dei Dipartimenti, anche quello di Scienze mediche e chirurgiche diretto da Ciro Indolfi, classificatosi primo tra quelli dell’ateneo catanzarese.
Da diversi anni, ormai, il Ministero attraverso la sua agenzia, valuta le università con criteri trasparenti ed oggettivi e utilizza queste graduatorie per premiare i migliori atenei.
Secondo l’Anvur, che ha presentato i risultati nel corso di un convegno tenutosi lo scorso lunedì a Roma , questo ha comportato un miglioramento complessivo della ricerca in Italia e una riduzione del divario Nord-Sud.
Il meccanismo ha penalizzato, invece, gli altri due atenei calabresi: l’Università della Calabria ha perso quasi un milione e mezzo di euro e quella di Reggio Calabria ha perso quasi mezzo milione di euro.