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Corigliano, Geraci: «Non abbiamo nulla da nascondere»

CORIGLIANO CALABRO «In riferimento all’indiscrezione secondo la quale, sul Comune incomberebbe lo spettro di una nuova commissione di accesso, addirittura antimafia, l’amministrazione comunale, pur…

Pubblicato il: 28/02/2017 – 19:42
Corigliano, Geraci: «Non abbiamo nulla da nascondere»

CORIGLIANO CALABRO «In riferimento all’indiscrezione secondo la quale, sul Comune incomberebbe lo spettro di una nuova commissione di accesso, addirittura antimafia, l’amministrazione comunale, pur attonita per la crudezza, quasi enfatica, con la quale la stessa è stata diffusa sui media, non ha nulla da nascondere né da temere». È quanto dichiara il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, che fa sapere di aver «subito convocato la giunta e i responsabili di settore sottolineando, ancora una volta, il clima di terrore mediatico riversato e scatenato sulla città e sui suoi abitanti nonché sull’esecutivo e sulla macchina comunale che continua ad operare tra tante difficoltà e in uno stato di precarietà quanto a risorse umane».
«Il motivo secondo il quale la Prefettura dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo, essere indotta a nominare la commissione di accesso – aggiunge il sindaco – riposerebbe sul corposo sequestro di atti, documenti e permessi di costruire, disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito degli eventi alluvionali dell’agosto 2015. Non comprendo, però, l’addotta collusione con la criminalità organizzata, visto che quanto sequestrato si arresterebbe ai primi mesi del 2013 ed era esistente in Comune allorquando, nel 2010, il Prefetto Cannizzaro nominò la commissione di accesso che ebbe, quindi, la possibilità di esaminarlo e trarne le opportune conclusioni».
«Far comprendere – continua Geraci – fomentando il clima di terrore, che l’ombra dei legami tra le strutture burocratiche e la malavita torni a coprire il Municipio, lede non solo l’immagine di Corigliano ma anche di chi, dal giugno 2013, la sta amministrando con abnegazione e senso del dovere e di appartenenza, tra rischio di dissesto finanziario, scarsezza di mezzi e risorse, tentando, tra non poche difficoltà, di ripristinare e riaffermare i principi della correttezza amministrativa, della trasparenza e della legalità».
«Se poi – conclude il primo cittadino – S.E. il Prefetto, alla luce di quanto in suo possesso, intenderà procedere per come diffuso sui media, che ben venga tutto ciò! Personalmente, e parlo anche a nome della squadra amministrativa che ho l’onore di guidare, non temo alcunché, tutto potrà dirsi ma non che il Comune sia colluso con fenomeni di criminalità organizzata».

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