Le immagini che inoltriamo sono un’offesa al decoro della città e una ferita per chi possiede anche solo un minimo di amor proprio e di rispetto per la bellezza. Sono foto scattate il 27 febbraio a Lamezia alle 18.
C’è di tutto: il senso di abbandono, l’incuria, la mancanza di controllo, il senso di civiltà pari a zero.
C’è la bellezza di un’opera d’arte violentata, deturpata. C’è la mancanza di educazione verso ciò che merita tutela. Il nostro patrimonio artistico e storico va tutelato, conservato, rispettato.
C’è un modo di intendere l’impegno politico lontano dai bisogni della città e il ricoprire ruoli pubblici pensando che sia sufficiente stare dietro una scrivania.
La città di Lamezia è da tempo che registra serie difficoltà economiche e commerciali, problemi di ordine sociale e soprattutto non garantisce nessun futuro e alcuna prospettiva alle nuove generazioni.
L’unica possibilità seria di riscatto e di speranza passa attraverso la valorizzazione della nostra bellezza, della nostra storia, dell’immenso patrimonio archeologico.
Rinunciare a tutto questo significa rinunciare a un domani per i giovani lametini e rassegnarsi ad un mondo che fa dell’ignoranza e della mediocrità il segno distintivo.
*presidente Italia Nostra Lamezia Terme
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