ROMA «La sigla del nostro movimento? Faccio un appello: non chiamateci Dp ma Amdp, ovvero Articolo 1 Movimento democratico progressista»: così Arturo Scotto, deputato del neo movimento, oggi al programma di Rai Radio1 “Un Giorno da Pecora”, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Sembra ci sia una lista, al Comune di Lipari, che si chiama “Articolo 1”, e che non ha preso bene la vostra scelta… «Ma sa, questo è un paese in cui i nomi sono stati utilizzati tante volte, soprattutto con le liste civiche del territorio». Ernesto Carbone, del Pd, ha detto che esiste già una lista in Calabria che si chiama Democratici e Progressisti? «Questo è un Paese dove la tendenza ad esser azzeccagarbugli è molto forte. A Carbone come a chi pone questo tema, non mi resta che dire “ciaone”». C’erano altri nomi in ballo per il vostro movimento? «Quello definitivo ci è venuto in modo abbastanza naturale. Se ne è discusso, certo – ha detto Scotto a “Un Giorno da Pecora” -, come si è discusso di riprendere le vecchie bandiere del socialismo europeo. Ad esempio, si sarebbe potuto chiamare Democratici e Socialisti». E sul neo-capogruppo, Francesco Laforgia, Scotto risponde: «Lui è un giovane ma con una grande esperienza, sia universitaria che politica, è un economista che ha lavorato anche nella Milano di Giuliano Pisapia. Lo abbiamo eletto all’unanimità».
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